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Archivio: Tutti i post del 2011 [2011]

Convegno a Jesi - 2 aprile 2012

Occasione da non perdere! Finalmente un convegno che svela gli "inganni" del gioco d'azzardo, la sua diffusione e la sua pericolosità


Con il patrocinio del Comune di Jesi e della Provincia di Ancona, il 2 aprile terremo a Jesi, presso la sala convegni della Fondazione Colocci un convegno in materia di (azioni di contrasto del) gioco d'azzardo, dal titolo

"gioco d'azzardo: opportunità o inganno?" .

Le relazioni verteranno sulla "matematica" dei giochi, sugli aspetti psicologici e giuridici e sulla diffusione statistica del fenomeno in Italia.

Verranno "svelati" alcuni aspetti di ingannevolezza dei giochi attualmente attivi.

Leggi altre informazioni sul convegno e scarica la locandina e il manifesto del convegno.

Vi invitiamo a dare la massima diffusione all'iniziativa

Postato il 26/03/2012 15:53 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: Jesi - 2 aprile - fondazione colocci - comune Jesi - provincia Ancona - gioco d'azzardo

Dichiarata la guerra al gioco d'azzardo

Commento ad un articolo apparso sul quotidiano Avvenire dell'1 febbraio 2012


 A riprova della maggiore sensibilità verso il fenomeno del gioco d'azzardo, Avvenire dell'1 febbraio 2012 pubblica un interessante articolo sul tema dal titolo "Dichiarata la guerra al gioco d'azzardo".
L'articolo segnala il forte, rinnovato impegno della Consulta Nazionale Antiusura contro lo "Stato biscazziere" e il gioco d'azzardo che, secondo il segretario nazionale della Consulta, monsignor Alberto D'Urso,

"risucchia milioni di euro ogni anno, distrugge persone, rovina famiglie, ingrassa gli usurai, inducendo a dipendenza compulsava centinaia di migliaia di persone insospettabili".


Monsignor D'urso, riferisce l'autore dell'articolo, segnala il pericolo e

"i danni che il ricorso al gioco sta determinando sulle nuove generazioni che affidano la costruzione del loro futuro all'azzardo piuttosto che al lavoro".


La denuncia nei confronti dello Stato è fermissima:

"Come può giustificare la distruzione psicologica, morale, economica e familiare,e talvolta anche fisica, di tante persone indebitate per il gioco, affermando che ha bisogno di incassare milioni di euro per restaurare monumenti e chiese, quando quel denaro viene sottratto a persone e famiglie che non hanno da mangiare e da pagare l'affitto?"


Oltretutto l'articolo denuncia un altro aspetto della questione.
Lo stesso autore dell'articolo in un box precisa che nonostante il boom delle giocate, lo Stato incassa sempre meno.

"Nel 2010 gli italiani avevano giocato 61,4 miliardi di euro, nel 2011 (dati provvisori) ben 76 miliardi con un salto del 13%. Ogni cittadino, neonati compresi, è passato da 1.008 euro a 1.230, con un incremento del 20%. Ma gli incassi dello Stato sono rimasti costanti in cifra assoluta e scesi dal 30 al 15% rispetto al totale delle giocate.".


Per quanto riguarda i giochi introdotti di recente, il dato è ancora più negativo.

"Dati clamorosi riguardano i giochi on line. Lo scorso anno per queste nuove forme di azzardo "casalingo" sono stati spesi 9,8 miliardi ma appena l'1,8% è finito nelle casse dello Stato. E per alcune tipologie è andata anche peggio. Il "poker cash" introdotto per coprire almeno in parte la ricostruzione in Abruzzo ha avuto un enorme successo, con 4,6 miliardi di giocate ma nelle casse statali sono entrati solo 25,6 milioni, appena lo 0,6%. E l'ultimo arrivato, il "casinò on line", partito a giugno con ben 200 siti, ha fatto spendere agli italiani 1,5 miliardi. Ma allo Stato sono arrivate solo le briciole: 1,5 milioni, cioè lo 0,1%."


Postato il 03/02/2012 14:36 in 'News dal Web' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - Avvenire - Consulta Nazionale Antiusura - Alberto D'Urso - distruzione psicologica

AVEVAMO RAGIONE!

Accolto il principio secondo cui l'entità di un premio deve essere calcolata al netto di quanto speso per la giocata.


 Come saprete dal primo gennaio 2012 è stata introdotta una nuova tassa del 6% che colpisce la parte superiore ai 500 euro dei premi delle videolottery (vlt), dei giochi numerici e dei gratta e vinci.
La nuova tassa, introdotta dal governo Berlusconi, è entrata in vigore dal primo gennaio 2012, a seguito di un provvedimento dell' AAMS.
Il provvedimento è stato impugnato davanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio dalle compagnie concessionarie degli apparecchi le quali hanno denunciato le conseguenze che sarebbero derivate dall'applicazione della nuova tassa alle vlt, con l'effetto paradossale di pagare la tassa anche in caso di perdita, o di una vincita minore rispetto alla misura tassabile.
Le vlt, infatti, al termine delle sessioni di gioco emettono uno scontrino su cui viene riportata l'intera somma residua, senza fare distinzioni tra quanto il giocatore ha introdotto nella macchina e quanto ha effettivamente vinto. In altre parole, un giocatore potrebbe introdurre nella macchina 100 euro e vincere alla prima mano, ad esempio, 450 euro. Se si ritirasse subito dal gioco la macchina stamperebbe uno scontrino di 550 euro (quanto introdotto dal giocatore più il premio). Verrebbe così assoggettato alla tassa sulle vincite nonostante il premio sia inferiore (450 euro) alla misura prevista nel decreto (500 euro).
Il TAR ha accolto i ricorsi e ha sospeso l'applicazione della nuova tassa relativamente alle videolottery.
La decisione conferma il principio da noi sostenuto da tempo e cioé che il premio deve calcolarsi sottraendo al suo ammontare quanto speso per la giocata e che, quindi, non possono considerarsi premi i milioni di "premi" delle lotterie istantanee di importo pari al prezzo del biglietto.
Se la nuova tassa colpisse, ad esempio, anche i premi dei gratta e vinci di importo pari a cinque euro, molti giocatori, acquistando un biglietto da 5 euro e "vincendo un premio" da 5 euro dovrebbero pagare la tassa, anche non avendo in realtà vinto niente.
In maniera del tutto logica e corretta il TAR ha fatto prevalere il principio secondo cui un premio è pari alla differenza tra il premio stesso e quanto speso per conseguirlo.

Se ho speso cinque euro per il biglietto e ho "vinto" cinque euro, non ho vinto alcun premio, perché la differenza tra quanto ho vinto e quanto ho speso è pari a zero. Così se acquisto un biglietto al prezzo di 10 euro e vinco un "premio" da venti euro, in realtà il premio è di soli dieci euro, cioè la differenza tra il premio incassato e quanto speso per l'acquisto del biglietto.


L'accoglimento di questo principio da parte di un organo giurisdizionale importante quale il TAR del Lazio conferma la validità della nostra azione e per questo vi invitiamo ancora una volta a firmare la nostra petizione per convincere AAMS a modificare la struttura dei premi dei gratta e vinci, eliminando i premi minori, ingannevoli, pericolosi e con la sola funzione di indurre a giocare.

Racconto di Natale

Oggi con cinque o dieci euro non si compra quasi niente. Tanto vale acquistare un gratta e vinci e tentare la fortuna, ... o no?


 Sono le sette di sera, sto girando per la città e mi accorgo che Natale è arrivato anche quest'anno. La città è in festa. Ho voglia di partecipare anch'io. Ho in tasca cinque euro che non mi bastano per comprare quasi nulla, così decido di tentare la fortuna con un gratta e vinci. Lo compro, gratto la vernice che ricopre i numeri e scopro di aver vinto cinque euro. Ne chiedo un altro in cambio e vinco altri cinque euro. Sono eccitato. La fortuna è dalla mia parte. Ne prendo un altro e vinco ancora, ancora cinque euro. Sento che è la mia giornata fortunata, che sta accadendo qualcosa. Ne prendo ancora un altro e un altro, continuando a vincere premi da cinque euro. E poi ancora e ancora e ancora. Sono esausto. Ho vinto forse mille premi da cinque euro. Sono felice, ho in tasca cinque euro! Continuo a giocare fino a perderli i miei cinque euro. Ma i numeri che ho scoperto sull'ultimo biglietto erano vicinissimi a quelli vincenti, ho quasi vinto anche con l'ultimo biglietto. Mi è andata male, ma ho vinto un sacco di premi, anche se alla fine ho perso i miei cinque euro, ma tanto non ci compravo niente.
Penso che giocherò ancora. Sento che domani andrà meglio. Ho scoperto che è possibile vincere, anzi addirittura è facile. Non vedo l'ora di avere altri soldi da giocare.
Non è una pubblicità progresso di dissuasione dal gioco d'azzardo (anche se dovrebbe esserlo). E' quanto potrebbe accadere a qualsiasi giocatore che acquistasse un biglietto dei gratta e vinci oggi presenti sul mercato.
I nostri milioni di "qualsiasi giocatore" non sono evidentemente giocatori fortunati, al contrario, si tratta di giocatori che pur avvicinandosi al gioco in modo casuale, saltuario, sporadico corrono seriamente il rischio della dipendenza, anche grazie a un meccanismo di gioco suggestivo e capzioso. Le centinaia di milioni di piccole vincite da trasformare immediatamente in altri biglietti, i "quasi premi", numeri opportunamente vicini a quelli vincenti, così da sentire la vincita a portata di mano, mancata di un soffio, sono elementi che spingono a giocare ancora e di più
La pubblicità che martella con i suoi messaggi, affascinanti e pericolosi come il canto delle sirene, l'offerta di gioco ostentata ovunque, tabaccai, uffici postali, estrazioni che si susseguono ogni cinque minuti dalle 5 della mattina fino alle 24, come nel caso del 10 e lotto, o ogni ora dalle 8 alle 22 cone nel win for life, sono elementi che, insieme alla recente offerta online dei giochi, rappresentano un vero e proprio attentato alla salute dei giocatori.
In Italia ci sono, secondo stime ufficiali, oltre settecentomila ammalati di gioco d'azzardo, con gravissime ricadute personali, sociali ed economiche. Un fenomeno che coinvolge milioni di persone, considerando anche le famiglie dei ludopatici.
Ma il gioco d'azzardo, vietato per legge, costituisce un servizio pubblico, come la scuola o la sanità, ed è offerto dallo Stato, a cui è riservato per legge, ai suoi cittadini come sano esercizio di svago.
Cerchiamo di non essere ipocriti. Il gioco rappresenta per lo Stato, e per i suoi concessionari, un business fantastico, con entrate stratosferiche e senza investimenti, a spese dei cittadini ai quali viene fatta balenare la possibilità di una rapida ricchezza in grado di "cambiare" la loro vita in meglio e renderli "turisti per sempre".

E' per questo che chiediamo a tutti, giocatori e non giocatori, di firmare la nostra petizione su http://www.petizionionline.it/petizione/ti-piace-vincere-davvero/5762 per un gioco più corretto ed equo, perché giocare "responsabilmente" significa innanzitutto partecipare ad un gioco senza trucchi.



Auguri da tutti noi di Buon Natale e felice Anno Nuovo.

Postato il 21/12/2011 16:25 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gratta e vinci - gioco d'azzardo - cinque euro - ludopatici - dipendenza - petizione

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  • "GRATTA & VINCI ... UNA DIPENDENZA"
    11/09/2019 10:53

    LA DIPENDENZA RAPPRESENTA IL VERO FATTORE CRITICO DI SUCCESSO DEL BUSINESS DEL GIOCO D'AZZARDO

  • "LA RACCOLTA E (È) LA DIPENDENZA"
    28/06/2019 10:58

    IL VOLUME DELLE GIOCATE DIVISO PER IL NUMERO DEI GIOCATORI CHE LE HANNO EFFETTUATE DENUNCIA LA DIFFUSIONE E LA GRAVITÀ DELLA DIPENDENZA DA GIOCO D'AZZARDO

  • "RIGIOCO E DIPENDENZA"
    13/05/2019 09:17

    ESISTE UNA STRETTA CORRELAZIONE TRA LE MODALITA' DI GIOCO "SUGGERITE" DAI MONOPOLI E LA COMPARSA DELLA DIPENDENZA

  • ""GIOCA IL GIUSTO""
    03/05/2019 10:45

    QUESTO È L'INVITO IPOCRITA RIVOLTO AI GIOCATORI CHE COMPARE SULE SCHEDINE DI SISAL

  • "EFFETTO CASSANDRA"
    24/04/2019 10:13

    LE DENUNCE CONTRO I PERICOLI DEL GIOCO D'AZZARDO SONO NUMEROSE E CIRCOSTANZIATE, MA RIMANGONO INASCOLTATE, ANCHE SE FONDATE

  • "LA PROBABILITÀ DI VINCITA"
    18/04/2019 15:50

    L'OBBLIGO DI INDICARLA È PREVISTO DA DIVERSE DISPOSIZIONI, MA I MONOPOLI LA FORNISCONO IN MANIERA STRUMENTALE E INGANNEVOLE

  • "AVVERTENZE RISCHI DGA SUI TAGLIANDI G&V"
    04/04/2019 16:41

    IL REGIME TRANSITORIO TERMINA IL 12 AGOSTO 2019

  • "AZZARDO DALLA "A" ALLA "Z""
    02/04/2019 10:11

    BREVE GLOSSARIO IN MATERIA DI GIOCO D'AZZARDO

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