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L'IPOCRISIA VIETATA PER LEGGE

GLI EMENDAMENTI AL DECRETO LEGGE "DIGNITÀ", APPROVATI IN COMMISSIONE, SUSCITANO ULTERIORI RIFLESSIONI SUL GIOCO D'AZZARDO


 Tra gli emendamenti approvati in Commissione all'articolo 9 del D.L. 87/2018, sul gioco d'azzardo, ce ne sono due che mi hanno particolarmente colpito: secondo il primo, nelle leggi e negli atti normativi non si potrà più usare il termine "ludopatia" per indicare i disturbi correlati al gioco d'azzardo, ma occorrerà indicarli con la formula "disturbi da giochi d'azzardo (DGA)".

Il divieto di usare il termine ludopatia vale anche per gli atti e le comunicazioni comunque effettuate su qualunque mezzo.

Il nostro Paese è straordinario: credo sia l'unico in cui deve essere la legge a proibire direttamente l'ipocrisia, vietando l'uso di un termine ingannevole e utilizzato artatamente e a sproposito, al fine di manipolare la realtà.

L'altro emendamento che pure mi ha colpito è quello che per le lotterie istantanee, indette o ristampate dal 1° gennaio 2019, i premi uguali o minori del costo della giocata non potranno essere ricomprese nella indicazione della probabilità di vincita.
Anche in questo caso, una norma di legge per battere l'ipocrisia.

Già, perché i monopoli, oltre a non rispettare la legge, evitando di indicare sui tagliandi le probabilità di vincita riconosciute al giocatore, con l'alibi della mancanza di spazio per contenerle, inseriscono tra le vincite anche i (non) premi, pari alla somma spesa per giocare.

L'intento è evidente: fornire al giocatore una indicazione falsa e ingannevole sule sue reali probabilità di vincita, aumentandola artificialmente, attraverso il conteggio dei "premi" pari al prezzo del biglietto.

La questione, oltre alla ingannevolezza e alla insidia che nasconde, non è di poco momento se si considera che nelle 49 lotterie istantanee attive, che come primo lotto hanno distribuito oltre 2 miliardi di biglietti, più della metà dei "premi" in palio, il 51,8%, valgono solo la giocata.

Mi sono più volte chiesto se sia legale che in un gioco d'azzardo, caratterizzato dal fine di lucro, possano esserci premi che non fanno vincere nulla e, inoltre, che gli stessi vengano considerati al fine della determinazione della probabilità di vincita.

Postato il 03/08/2018 11:59 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - gap - gratta & vinci - premio

I G&V "MILIONARI"

ACQUISTANDO UN GRATTA & VINCI È PIÙ FACILE AMMALARSI DI GAP CHE VINCERE PREMI MILIONARI


 I gratta e vinci attualmente attivi sono ben 53 e il costo del biglietto va da un minimo di un euro ad un massimo di 20 euro.

Le lotterie istantanee da 20 euro sono 5 e, naturalmente, il montepremi di una di esse contiene il premio di importo più elevato, 7.000.000 di euro, per altre tre il premio massimo è di 5.000.000, mentre per una di soli 10.000 euro.

Il premio di importo più elevato è messo in palio dal g&v "€ 500 milioni super cash", mentre le lotterie istantanee "100 X", "Il Miliardario Maxi" e "Nuovo Maxi Miliardario" mettono in palio premi massimi da 5.00.00 di euro.

I premi sono allettanti, e svolgono egregiamente la loro funzione di specchietto per le allodole, ma per quanto riguarda le probabilità di aggiudicarseli, invece, la situazione è sconfortante.

I premi milionari del g&v "€ 500 milioni super cash" sono solo 2 su un totale di 31.680.000 biglietti distribuiti, con una probabilità di vincita pari quindi a un biglietto vincente ogni 15.840.000. Quello che colpisce, invece, secondo una modalità tipica di tutti i g&v, è il numero di biglietti vincenti premi di fascia bassa, cioè fino a 500 euro, 10.548.648 su 10.568.900, pari al 99,80%, praticamente la totalità

Questo schema si ripete anche nelle altre lotterie esaminate. Nel g&v "100 X" ci sono 2 premi massimi su 17.760.000 biglietti, che significa un biglietto vincente il primo premio ogni 8.880.000. Anche in questo caso i biglietti che contengono premi di fascia bassa, invece, sono la quasi totalità: 6.143.480 su 6.166.790, il 99,62%.

Nel "Miliardario Maxi", 4 premi maggiori su 37.440.000 biglietti, un biglietto vincente ogni 9.360.000 biglietti distribuiti, ma 12.480.240 biglietti contenti premi di importo fino a 500 euro su un totale di 12.511.464 biglietti vincenti, il 99,75%.

Nel "Nuovo Maxi Miliardario", infine, 8 premi massimi su 60.000.000 di biglietti, uno ogni 7.500.000, mentre i premi di fascia bassa si trovano in 22.060.000 biglietti vincenti su un totale 22.123.864, il 99,71%.

Insomma, acquistare un g&v non è il sistema migliore per diventare milionari, ma sicuramente implica il rischio elevato di ammalarsi di Gap.

Postato il 04/04/2018 10:46 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: Gioco d'azzardo - gratta & vinci - lotterie istantanee - premio

IL PREMIO NEI GIOCHI D'AZZARDO

NEL GIOCO D'AZZARDO, IL TERMINE PREMIO HA UN SIGNIFICATO SPECIFICO O INDICA GENERICAMENTE QUALSIASI COSA VENGA DEFINITA IN TAL MODO DAL CONCESSIONARIO?


 Nel montepremi dell'ultimo gratta e vinci, "Puntata al Casinò", ci sono 4 premi (massimi) da 200.000 euro, 8 premi da 10.000 euro e giù fino a 3.507.840 "premi" da 3 euro, il prezzo della giocata.

La struttura premi di tutte le lotterie istantanee, in cui più dei due terzi dei premi sono pari al prezzo della giocata, impone una riflessione sul significato di premio, in un contesto di gioco d'azzardo, il cui contratto è caratterizzato dal "fine di lucro" e dall'aleatorietà.


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Postato il 09/03/2015 11:55 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - gratta & vinci - premio

IL PREMIO NEI GIOCHI D'AZZARDO

NEi GIOCHI D'AZZARDO, IL TERMINE PREMIO HA UN SIGNIFICATO PRECISO O INDICA QUALSIASI COSA VENGA DEFINITA IN TAL MODO DAL CONCESSIONARIO?


 Nel montepremi dell'ultimo gratta e vinci, "Puntata al Casinò ", ci sono 4 premi da 200.000 euro, 8 premi da 10.000 euro e giù fino a 3.507.840 "premi" da 3 euro, il prezzo della giocata.

La struttura premi di tutte le lotterie istantanee, in cui oltre due terzi dei premi sono pari al prezzo della giocata , impone una riflessione sul significato del termine "premio" nel gioco d'azzardo, il cui contratto è caratterizzato dal "fine di lucro" oltre che dall'aleatorietà.

Contratto aleatorio, contrapposto a contratto di scambio, significa che la prestazione di uno dei contraenti è eventuale e dipende dal caso. Nei giochi con vincite in denaro il gestore adempie la propria prestazione, paga il premio, solo nel caso di vincita da parte del giocatore.

In questi casi, tuttavia, che cosa ha il diritto di attendersi un giocatore? Secondo logica, vincere un premio in un gioco d'azzardo dovrebbe comportare un beneficio economico (fine di lucro del contratto), un incremento patrimoniale, anche se modesto. Insomma, dopo avere vinto un premio, un giocatore dovrebbe avere in tasca una somma maggiore di quella che aveva prima di giocare, ma come detto non è sempre così.

I contratti aletaori sono noti alla nostra esperienza giuridica, si pensi al contratto di assicurazione, in forza del quale l'assicurato paga una somma (si chiama premio) all'assicuratore obbligato a sua volta a pagare un indennizzo solo se e quando l'evento dedotto in contratto si verifichi.

Vincere un premio pari al prezzo del biglietto nei giochi con vincite in denaro é come se, nel contratto di assicurazione, venisse pagata a titolo di indennizzo la stessa somma versata dall'assicurato, un contratto di questo tipo sarebbe assolutamente nullo.

Questa "caratteristica", snatura dal punto di vista giuridico il contratto, privandolo della "causa", della sua funzione tipica, e nel gioco d'azzardo costituisce un vero e proprio "inganno" nei confronti del giocatore.

Un premio pari alla somma giocata serve solo a suggerire, a spingere il giocatore a giocare nuovamente . Si gioca d'azzardo per vincere un premio che incrementi il nostro patrimonio, accettando il rischio di perdere la somma giocata, non per vincere ... la possibilità di giocare nuovamente .

Prima che giuridicamente insensato, un premio pari alla somma giocata appare privo di senso logico e conveniente solo per il concessionario che, come detto più volte, sulla giocata incassa comunque la percentuale prevista, senza alcuna considerazione per i rischi che corrono i giocatori.

Postato il 09/03/2015 11:07 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - gratta e vinci - premio

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  • "GRATTA & VINCI ... UNA DIPENDENZA"
    11/09/2019 10:53

    LA DIPENDENZA RAPPRESENTA IL VERO FATTORE CRITICO DI SUCCESSO DEL BUSINESS DEL GIOCO D'AZZARDO

  • "LA RACCOLTA E (È) LA DIPENDENZA"
    28/06/2019 10:58

    IL VOLUME DELLE GIOCATE DIVISO PER IL NUMERO DEI GIOCATORI CHE LE HANNO EFFETTUATE DENUNCIA LA DIFFUSIONE E LA GRAVITÀ DELLA DIPENDENZA DA GIOCO D'AZZARDO

  • "RIGIOCO E DIPENDENZA"
    13/05/2019 09:17

    ESISTE UNA STRETTA CORRELAZIONE TRA LE MODALITA' DI GIOCO "SUGGERITE" DAI MONOPOLI E LA COMPARSA DELLA DIPENDENZA

  • ""GIOCA IL GIUSTO""
    03/05/2019 10:45

    QUESTO È L'INVITO IPOCRITA RIVOLTO AI GIOCATORI CHE COMPARE SULE SCHEDINE DI SISAL

  • "EFFETTO CASSANDRA"
    24/04/2019 10:13

    LE DENUNCE CONTRO I PERICOLI DEL GIOCO D'AZZARDO SONO NUMEROSE E CIRCOSTANZIATE, MA RIMANGONO INASCOLTATE, ANCHE SE FONDATE

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