Cerca nei Posts:
Ricerca avanzata
Sottoscrivi Feeds
RSS | ATOM | RDF
Seguici
su Facebook

Archivi dei Posts

Ricerca per tag: 'gap'

RIGIOCO E DIPENDENZA

ESISTE UNA STRETTA CORRELAZIONE TRA LE MODALITA' DI GIOCO "SUGGERITE" DAI MONOPOLI E LA COMPARSA DELLA DIPENDENZA


 A maggio, quinto mese dell'anno, inesorabile come la morte, è arrivata la lotteria istantanea numero 5 del 2019, la numero 44 delle lotterie attive. In cinque mesi, i monopoli hanno indetto 5 gratta & vinci che hanno distribuito complessivamente 141.840.000 tagliandi.

Il meccanismo è sempre lo stesso: 28.800.000 biglietti, di cui tre contengono premi da 500.000 euro e 3.600.000 che restituiscono il costo della giocata. Mancano i premi di fascia media: su 7.008.369 biglietti vincenti, compresi i 3.600.000 senza premio, che restituiscono il prezzo della giocata, 7.008.363, il 99,9999% del totale, contengono premi fino a 300 euro.

Con una accorta distribuzione: ci sono, ad esempio, 360 biglietti vincenti un premio da 300 euro e 2.400.000 biglietti che contengono premi da 15 euro. Insomma i monopoli vogliono "vincere facile" e assicurarsi che i premi bagatellari vengano sicuramente rigiocati, dato che sui 5 euro del costo del biglietto trattengono il 28,78%, euro 1,44.

I monopoli, con questo gratta & vinci, ribadiscono il loro format ideale di gratta & vinci: una manciata di premi di importo rilevante, con la funzione di specchietto per le allodole, e tutti gli altri di importo modesto, da riutilizzare per cercare di aggiudicarsi i premi di maggiore consistenza.

La cui probabilità di vincita appare remotissima, una mera possibilità. Nell'ultimo gratta e vinci, ad esempio, la probabilità di aggiudicarsi uno dei nove premi di importo elevato, 3 da 150.000, 3 da 300.000 e 3 da 500.000 euro, sono di un biglietto ogni 9.600.000 per ognuno di essi, come competere con tutti gli abitanti di Abruzzo, Emilia Romagna e Toscana, per avere un ordine di grandezza.

I monopoli lo sanno ed è per questo che "truccano" i dati. Sul retro dei biglietti, la probabilità di vincita di "un premio superiore a 10.000 euro" viene indicata in un biglietto ogni 3.200.000, risultato ottenuto dividendo i biglietti distribuiti per la somma delle tre categorie di premio, nove, invece che per il numero di ogni premio di importo diverso, tre, ottenendo così un quoziente più basso che fa apparire più favorevole la probabilità di aggiudicarselo.

Ma, al di là delle parole e dei numeri, che come noto possono essere utilizzati anche a fini decettivi, il punto è che il meccanismo utilizzato dai monopoli rappresenta la strada più sicura per condurre a modalità compulsive di gioco d'azzardo, in grado di spalancare le porte sul baratro della dipendenza.


Postato il 13/05/2019 09:17 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
Il post è stato visitato 44626 volte.
Ci sono 0 commenti (14 ancora da verificare), commenta anche tu.
Tags: gioco d'azzardo - gratta e vinci - rigioco - gap

G&V: I NUMERI DEL 2018

NEI NUMERI DEI GRATTA E VINCI SI SCORGONO LE RAGIONI DELLA DIPENDENZA DA GIOCO D'AZZARDO E I MECCANISMI CHE LA FAVORISCONO


 Dal 2 gennaio al 6 dicembre, i monopoli hanno indetto 12 nuove lotterie istantanee, che si aggiungono a quelle già attive, portando il numero complessivo a 49, oltre a un numero imprecisato di ristampe di g&v già in essere.

I tagliandi delle nuove lotterie immessi sul mercato dall'inizio dell'anno sono 397.920.000, che assicurano una raccolta di € 2.174.640.000, di cui i monopoli restituiscono, come premi, € 1.617.506.400, che corrispondono a un pay-out medio del 74,38%, con un incasso netto di € 557.133.600.

I biglietti vincenti sul quantitativo emesso come primo lotto sono 106.422.778, il 26,74%. Un biglietto ogni 3,73 assicura un premio che va dal prezzo del biglietto alla vincita massima, che varia da € 100.000, per i gratta e vinci da € 2, a 5.000.000, per quelli da € 20.

La funzione del premio massimo è quella di fare da specchietto per le allodole, spingendo le persone a giocare, alimentando la speranza di aggiudicarselo. Ma, più che di speranza si tratta di una illusione, considerate le reali probabilità di vincerlo.

I premi massimi sono 46, su quasi 400 milioni di biglietti, con una probabilità di aggiudicarsene uno pari allo 0,000011%, in media un biglietto vincente ogni 8.650.434,78 biglietti.

I premi da rigiocare immediatamente invece abbondano. Su 397.920.000 biglietti, ce ne sono 54.747.840, il 51,44% del totale dei biglietti vincenti, che assicurano un premio pari al prezzo del biglietto. In media, meno di un biglietto vincente su due (1 su 1,94), restituisce al giocatore la somma pagata per acquistare il tagliando.

I biglietti vincenti che assegnano premi pari circa al doppio della somma giocata sono 30.075.080, cifra che rappresenta un ulteriore 28,26% del totale. Un biglietto vincente ogni 1,25 consegna un premio pari alla giocata o circa il doppio.

E' evidente come questo meccanismo sia progettato per indurre il giocatore a rigiocare, assicurandogli il brivido della vincita, ma senza alcuna utilità economica effettiva che lo potrebbe determinare a fermarsi. Come offrire un bicchiere di acqua salata per dissetarsi, serve solo per aumentare la sete e spingere a bere di nuovo.

I biglietti vincenti che contengono premi di fascia bassa, fino a € 500, sono 106.383.108, sul totale ricordato sopra di 106,422.778, il 99,96%, mentre i premi di fascia media, da € 501 a € 10.000 e di fascia alta, oltre € 10.000, sono 39.760, meno dello 0,04%.

Di questi ultimi, inoltre, i premi di importo immediatamente superiore ai 500 euro, da € 1.000, sono 37.781, più del 95%.

Insomma, la probabilità di vincere il premio che cambia la vita è remotissima, praticamente irrealizzabile, una su 8.650.434,78 biglietti.

Un'ultima notazione. Grazie al decreto dignità, nella determinazione della probabilità di vincita indicata sui biglietti delle lotterie istantanee indette dal 1° gennaio 2019 o delle ristampe di quelle già attive emesse dalla stessa data non potranno essere considerati i biglietti vincenti premi pari al biglietto.

La norma non tocca realmente il meccanismo sopra delineato, ma si limita a impedire che i "premi" di importo pari al prezzo del biglietto vengano considerati come premi effettivi. I monopoli si sono affrettati a dare attuazione a questa prescrizione, addirittura prima del termine in essa previsto per l'entrata in vigore.

Il sistema utilizzato per la determinazione e l'indicazione della probabilità di vincita, tuttavia, ha interamente svuotato di contenuto il significato e la portata, già scarse della prescrizione.

Sul retro dei biglietti dell'ultimo gratta e vinci, "2019", la probabilità di vincita dei premi fino a 500 €, grazie al sistema "per fascia di premio" utilizzato dai monopoli, viene indicata in un biglietto vincente ogni 8,69, tenendo conto dell'esclusione disposta dalla norma.

Sul sito invece, in cui tale esclusione non viene applicata, la probabilità di vincita dei premi di fascia bassa viene indicata in un biglietto ogni 3,69, con uno scarto modestissimo.

Ovviamente sui biglietti non viene specificato che la probabilità di vincere un premio da 500 € è in realtà di un biglietto vincente ogni ...134.000 biglietti.

Postato il 12/12/2018 14:52 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
Il post è stato visitato 7050 volte.
Ci sono 0 commenti, commenta anche tu.
Tags: gratta e vinci - dipendenza - gap

"QUESTO GIOCO NUOCE ALLA SALUTE"

IN ITALIA, QUANDO UNA LEGGE NON VIENE OSSERVATA, SE NE FA UN'ALTRA, CON IL MEDESIMO CONTENUTO


 "Formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica dei giochi con vincite in denaro, nonché le relative probabilità di vincita devono altresì figurare sulle schedine ovvero sui tagliandi di tali giochi".

Quella citata sopra non è una previsione del decreto legge dignità, in materia di gioco d'azzardo, ma una disposizione contenuta nel decreto legge 13 settembre 2012, n. 158, c.d. decreto Balduzzi, convertito nella legge 8 novembre 2012, n. 158, attualmente in vigore.

L'obbligo di indicare su tagliandi e schedine, compresi i gratta e vinci, un avvertimento circa il rischio per la salute che si corre giocando d'azzardo è in vigore dal 1° gennaio 2013, anche se non è mai stato realmente osservato.

La formuletta "il gioco può causare dipendenza patologica", dettata da una circolare dei monopoli, compare sul retro dei tagliandi di gioco e sulle schedine, scritta con caratteri piccolissimi, distante dall'area di gioco, senza nessuna enfasi grafica, praticamente invisibile.

Visto che la legge c'è, ma non viene osservata, è stato proposto e accolto un emendamento del PD all'articolo 9 del decreto dignità, secondo cui "I tagliandi delle lotterie istantanee devono contenere messaggi in lingua italiana, stampati su entrambi i lati in modo da coprire almeno il 20 per cento della corrispondente superficie, recanti avvertenze relative ai rischi connessi al gioco d'azzardo.", che precisa altresì che i tagliandi devono comunque riportare la dicitura "Questo gioco nuoce alla salute", di dimensioni tali da assicurarne l'immediata visibilità.

Ci sono voluti 6 anni, e un nuovo governo, per ottenere "l'immediata visibilità" delle formule di avvertimento sui rischi del gioco d'azzardo da inserire sui gratta e vinci.

Per ottenere lo stesso risultato, sarebbe bastato un semplice decreto del Ministro della salute, ma la Ministra Lorenzin era così occupata con le sue campagne vaccinali e con la campagna fertility day da non avere tempo di precisare, con un proprio provvedimento, che un avvertimento che per legge doveva comparire sui tagliandi gratta & vinci, dovesse essere anche visibile.


Postato il 21/08/2018 11:38 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
Il post è stato visitato 8015 volte.
Ci sono 0 commenti, commenta anche tu.
Tags: gioco d'azzardo - gratta & vinci - formule rischio Gap

L'IPOCRISIA VIETATA PER LEGGE

GLI EMENDAMENTI AL DECRETO LEGGE "DIGNITÀ", APPROVATI IN COMMISSIONE, SUSCITANO ULTERIORI RIFLESSIONI SUL GIOCO D'AZZARDO


 Tra gli emendamenti approvati in Commissione all'articolo 9 del D.L. 87/2018, sul gioco d'azzardo, ce ne sono due che mi hanno particolarmente colpito: secondo il primo, nelle leggi e negli atti normativi non si potrà più usare il termine "ludopatia" per indicare i disturbi correlati al gioco d'azzardo, ma occorrerà indicarli con la formula "disturbi da giochi d'azzardo (DGA)".

Il divieto di usare il termine ludopatia vale anche per gli atti e le comunicazioni comunque effettuate su qualunque mezzo.

Il nostro Paese è straordinario: credo sia l'unico in cui deve essere la legge a proibire direttamente l'ipocrisia, vietando l'uso di un termine ingannevole e utilizzato artatamente e a sproposito, al fine di manipolare la realtà.

L'altro emendamento che pure mi ha colpito è quello che per le lotterie istantanee, indette o ristampate dal 1° gennaio 2019, i premi uguali o minori del costo della giocata non potranno essere ricomprese nella indicazione della probabilità di vincita.
Anche in questo caso, una norma di legge per battere l'ipocrisia.

Già, perché i monopoli, oltre a non rispettare la legge, evitando di indicare sui tagliandi le probabilità di vincita riconosciute al giocatore, con l'alibi della mancanza di spazio per contenerle, inseriscono tra le vincite anche i (non) premi, pari alla somma spesa per giocare.

L'intento è evidente: fornire al giocatore una indicazione falsa e ingannevole sule sue reali probabilità di vincita, aumentandola artificialmente, attraverso il conteggio dei "premi" pari al prezzo del biglietto.

La questione, oltre alla ingannevolezza e alla insidia che nasconde, non è di poco momento se si considera che nelle 49 lotterie istantanee attive, che come primo lotto hanno distribuito oltre 2 miliardi di biglietti, più della metà dei "premi" in palio, il 51,8%, valgono solo la giocata.

Mi sono più volte chiesto se sia legale che in un gioco d'azzardo, caratterizzato dal fine di lucro, possano esserci premi che non fanno vincere nulla e, inoltre, che gli stessi vengano considerati al fine della determinazione della probabilità di vincita.

Postato il 03/08/2018 11:59 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
Il post è stato visitato 9148 volte.
Ci sono 0 commenti, commenta anche tu.
Tags: gioco d'azzardo - gap - gratta & vinci - premio

Pag. 1 di 20
  • "GRATTA & VINCI ... UNA DIPENDENZA"
    11/09/2019 10:53

    LA DIPENDENZA RAPPRESENTA IL VERO FATTORE CRITICO DI SUCCESSO DEL BUSINESS DEL GIOCO D'AZZARDO

  • "LA RACCOLTA E (È) LA DIPENDENZA"
    28/06/2019 10:58

    IL VOLUME DELLE GIOCATE DIVISO PER IL NUMERO DEI GIOCATORI CHE LE HANNO EFFETTUATE DENUNCIA LA DIFFUSIONE E LA GRAVITÀ DELLA DIPENDENZA DA GIOCO D'AZZARDO

  • "RIGIOCO E DIPENDENZA"
    13/05/2019 09:17

    ESISTE UNA STRETTA CORRELAZIONE TRA LE MODALITA' DI GIOCO "SUGGERITE" DAI MONOPOLI E LA COMPARSA DELLA DIPENDENZA

  • ""GIOCA IL GIUSTO""
    03/05/2019 10:45

    QUESTO È L'INVITO IPOCRITA RIVOLTO AI GIOCATORI CHE COMPARE SULE SCHEDINE DI SISAL

  • "EFFETTO CASSANDRA"
    24/04/2019 10:13

    LE DENUNCE CONTRO I PERICOLI DEL GIOCO D'AZZARDO SONO NUMEROSE E CIRCOSTANZIATE, MA RIMANGONO INASCOLTATE, ANCHE SE FONDATE

  • "LA PROBABILITÀ DI VINCITA"
    18/04/2019 15:50

    L'OBBLIGO DI INDICARLA È PREVISTO DA DIVERSE DISPOSIZIONI, MA I MONOPOLI LA FORNISCONO IN MANIERA STRUMENTALE E INGANNEVOLE

  • "AVVERTENZE RISCHI DGA SUI TAGLIANDI G&V"
    04/04/2019 16:41

    IL REGIME TRANSITORIO TERMINA IL 12 AGOSTO 2019

  • "AZZARDO DALLA "A" ALLA "Z""
    02/04/2019 10:11

    BREVE GLOSSARIO IN MATERIA DI GIOCO D'AZZARDO

created by: Paolucci Simone