Win For Life, Gratta & Vinci ed altri inganni

Abbiamo denunciato più volte, in questo blog e agli organi a cui la legge affida compiti di controllo, i numerosi aspetti di ingannevolezza presenti nella disciplina e nella comunicazione dei gratta & vinci.

Soprattutto la struttura premi di tutte le diverse lotterie istantanee, in cui è presente un numero elevatissimo di "premi" pari al prezzo del biglietto ...

CONTINUA A LEGGERE

Abbiamo denunciato più volte, in questo blog e agli organi a cui la legge affida compiti di controllo, i numerosi aspetti di ingannevolezza presenti nella disciplina e nella comunicazione dei gratta & vinci .

Soprattutto la struttura premi di tutte le diverse lotterie istantanee, in cui è presente un numero elevatissimo di "premi" pari al prezzo del biglietto , con la funzione o comunque con l'effetto di spingere il giocatore a ripetere la giocata , tra l'altro senza alcuna attenzione ai rischi per la salute che questo meccanismo comporta.

La maggior parte dei premi presenti nelle lotterie istantanee (in media oltre il 60%) sono di importo pari al prezzo del biglietto. Vengono tuttavia presentati come veri premi, senza avvertire i giocatori che, pur aggiudicandoseli tutti, non vincerebbero niente, perché non si tratterebbe di un premio, ma semplicemente della restituzione della somma spesa per partecipare al gioco.

E' difficile immaginare, anche perché non esiste, un gioco d'azzardo in cui il "premio" in palio sia pari al costo della giocata.

Per invogliare al gioco, spesso sui biglietti viene anche indicata la quantità di premi in palio nella lotteria, anche in questo caso senza precisare che la maggior parte di essi sono proprio i "premi" pari al prezzo del biglietto.

Nel gratta & vinci "Nuovo dado matto", il 34% dei premi è di importo addirittura pari alla metà del prezzo del biglietto , senza che i giocatori siano avvertiti di questa "stranezza" (se "vincono" un premio, "perdono" dei soldi).

La comunicazione dei gratta e vinci, oltre che parziale, fornisce ai giocatori una falsa rappresentazione della realtà, in grado di spingerli a partecipare a un gioco d'azzardo in cui le probabilità di "vincita" effettive sono molto inferiori a quelle promesse.

I giocatori, addirittura, partecipano a lotterie nelle quali potrebbero non esserci premi in palio, perché già assegnati, senza venirne informati.

Per queste ed altre ragioni, il 9 gennaio abbiamo presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma, segnalando i fatti e chiedendo di verificare se in essi siano presenti profili di rilevanza penale.

Dopo la Procura di Varese, anche la Procura di Lodi ha aperto una inchiesta, a seguito della presentazione dell'esposto con cui abbiamo denunciato la presenza sul mercato di moltissimi gratta e vinci sprovvisti delle prescritte formule di avvertimento sul rischio dipendenza che il gioco d'azzardo può comportare.

E' la seconda Procura che decide di indagare sulla legittimità del comportamento dei monopoli e del concessionario in materia di rispetto delle norme dettate a tutela della salute dei cittadini, per l'accertamento di eventuali responsabilità penali.

Le inchieste intendono accertare l'eventuale inosservanza da parte dei monopoli e del concessionario delle norme del decreto Balduzzi, che imponevano la presenza su tutti i biglietti gratta e vinci di formule di avvertimento sul rischio dipendenza, a partire dal primo gennaio 2013 .

Norme dettate a tutela della salute delle persone e la cui eventuale violazione rappresenterebbe un fatto grave per due ragioni, l'attuale diffusione della dipendenza da gioco d'azzardo e il soggetto autore della violazione, proprio quei monopoli, a cui la legge assegna precise responsabilità in materia di repressione di comportamenti illegittimi nella materia.

Nonostante l'importanza e la delicatezza dell'inchiesta, come sottolineate anche dal Procuratore di Varese, o forse proprio per questa ragione, i media non hanno ritenuto di diffondere la notizia che è stata pubblicata solo sul quotidiano on line "La Provincia di Varese.it", con un articolo del 7 settembre, che si allega.

Eravamo e siamo convinti che legalità significhi soprattutto rispetto della legge e dei diritti delle persone, e continueremo a denunciare quelle situazioni in cui persino il diritto al bene primario della salute viene sacrificato e minacciato in nome di interessi economici.