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L'IPOCRISIA DEL GIOCO D'AZZARDO

IL GIOCO D'AZZARDO È AMMANTATO DI UN VELO PESANTE DI IPOCRISIA, A TUTTI I LIVELLI, CHE OCCORRE ASSOLUTAMENTE RIMUOVERE SE SI VUOLE REALMENTE ED EFFICACEMENTE CONTRASTARE QUESTO FENOMENO


 Lo Stato, per interessi di bottega, neppure ben calcolati, consente che i giochi d'azzardo minaccino non solo gli aspetti economici e sociali della vita delle persone, ma la loro stessa salute.

Lo fa introducendo sempre nuovi giochi, con sempre maggiori possibilità e luoghi di gioco, anche virtuali, ma, soprattutto, lo fa attraverso le insidie nascoste nella stessa meccanica dei giochi d'azzardo .

Tutte le lotterie nazionali a estrazione istantanea, i c.d. "gratta & vinci", presentano una struttura premi progettata per spingere al gioco, per trasformare la pratica del gioco d'azzardo in vera e propria dipendenza , senza che vengano neppure rispettati gli obblighi informativi che la legge impone.

L'ultimo gratta e vinci introdotto, "Battaglia Navale", costituisce da questo punto di vista un esempio paradigmatico di tutte le altre 46 lotterie attive.

"Battaglia Navale" distribuisce, solo come primo lotto, 60.000.000 (sessantamilioni) di biglietti , al costo di cinque euro ciascuno e il montepremi contiene cinque premi da 500.000,00 euro (1,18 % del montepremi; probabilità di vincita: una su 12.000.000) , e altri premi minori, tra cui 13.800.000 premi da 5 euro (32,59% del montepremi; è impossibile calcolare la probabilità di "vincita", perché il numero di premi non corrisponde al numero di biglietti).

Sul sito aams , la probabilità di vincita della lotteria, la cui indicazione è obbligatoria per legge, è calcolata in termini medi, cioè per tutti i premi promiscuamente, ed è indicata così: "1 su 3,23 biglietti" .

Il 98,82% del montepremi è costituito da premi che vanno da 5 a 100 euro. Il 2,36% del montepremi è rappresentato da premi da 100 euro, mentre il 32,59% da premi pari al prezzo del biglietto.

E' evidente che "vincendo" un premio pari a quanto speso per l'acquisto del biglietto, giocheremo ancora e poi ancora e ancora, anche perché studi neuropsichiatrici confermano che per il nostro cervello una "vincita" da cinque o dieci euro equivale alla vincita di un premio vero (succede anche per i "quasi premi"), spingendoci a giocare ancora per ripetere l'esperienza piacevole vissuta.

Questo meccanismo viene utilizzato anche da altri giochi d'azzardo, come le slot machine e, addirittura, giochi a totalizzatore (il montepremi si divide per il numero di vincitori) che hanno introdotto i premi a quota fissa, pari al costo della giocata.

E' come se nelle sigarette, oltre alla nicotina in grado di creare assuefazione, i produttori nascondessero altre sostanze capaci di procurare dipendenza e noi, per contrastare il fenomeno, chiedessimo di spostare di poche centinaia di metri le rivendite di tabacco.

E' ora di dire basta!

Postato il 23/07/2013 17:43 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gratta & vinci - lotterie istantanee - slot mnchine - GAP - dipendenza - gioco d'azzardo - tabacco

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