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SE FUMO UNA O DUE SIGARETTE A SETTIMANA, CERTO NON SONO DIPENDENTE DAL TABACCO. MA SE FUMO UN PACCHETTO DI SIGARETTE AL GIORNO, LA MIA DIPENDENZA DAL TABACCO È EVIDENTE.
Lo stesso vale per il gioco d'azzardo. Chiunque gioca d'azzardo, convinto di poter controllare il gioco, spesso si illude e corre seriamente il rischio di rimanere giocato, di sviluppare una dipendenza patologica, come timidamente e ipocritamente avvertono i monopoli.
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Postato il 09/07/2015 10:47 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - tabacco - dipendenza - slot machine - gratta & vinci
SE FUMO UNA O DUE SIGARETTE A SETTIMANA, CERTO NON SONO DIPENDENTE DAL TABACCO. MA SE FUMO UN PACCHETTO DI SIGARETTE AL GIORNO, LA MIA DIPENDENZA È INNEGABILE.
Lo stesso vale per il gioco d'azzardo . Chiunque gioca d'azzardo, convinto di poter controllare il gioco , spesso si illude e corre seriamente il rischio di rimanere giocato , di sviluppare una dipendenza patologica, come ipocritamente e timidamente avvertono i monopoli.
Un rischio che corrono tutti quelli che si avvicinano al gioco d'azzardo e lo praticano convinti di riuscire a evitarne le insidie, perché a loro non può capitare di ammalarsi.
E invece sì, perché i fattori di rischio sono annidati nella stessa "meccanica" dei giochi con vincite in denaro, nella loro dinamica, nascosti sotto la loro apparente innocuità ed è sufficie0nte giocare d'azzardo per incapparci.
Le musichette e gli stimoli visivi delle slot, le quasi vincite, la struttura dei montepremi delle lotterie istantanee, con la grande maggioranza di premi di importi modesti che servono solo ad essere rigiocati, spingono verso la dipendenza.
A questi e altri inganni, si aggiunge una offerta di gioco d'azzardo ossessiva, per numeri, frequenza e luoghi dove praticarli, ormai anche luoghi non fisici, sostenuta da una pubblicità ingannevole ma ricca di suggestioni, che utilizza testimonial prestigiosi e di grande carisma per spingere le persone a giocare d'azzardo.
Il resto lo fa un "consenso disinformato ", abilmente coltivato attraverso la mancata indicazione delle informazioni che la legge prescrive a tutela della salute o grazie a una informazione superficiale e scorretta, che tradisce la sua funzione di avvertire le persone dei rischi che corrono giocando d'azzardo.
Basti pensare, ad esempio, alla mancata indicazione, nella pubblicità e sui gratta & vinci, delle probabilità di vincita, alle indicazioni "cruciali" come il divieto di gioco ai minori e il pericolo dipendenza "nascosti" sul retro dei tagliandi o trasmessi frettolosamente alla fine della pubblicità.
Il rischio della dipendenza da gioco d'azzardo è molto più alto di quanto ci vogliono far credere e riguarda tutti, tutti quelli che si avvicinano al gioco d'azzardo, anche quelli convinti che il pericolo GAP non li riguardi.
Postato il 09/07/2015 10:18 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - tabacco - dipedenza patologica - slot machine - gratta & vinci
IL GIOCO D'AZZARDO È AMMANTATO DI UN VELO PESANTE DI IPOCRISIA, A TUTTI I LIVELLI, CHE OCCORRE ASSOLUTAMENTE RIMUOVERE SE SI VUOLE REALMENTE ED EFFICACEMENTE CONTRASTARE QUESTO FENOMENO
Lo fa introducendo sempre nuovi giochi, con sempre maggiori possibilità e luoghi di gioco, anche virtuali, ma, soprattutto, lo fa attraverso le insidie nascoste nella stessa meccanica dei giochi d'azzardo .
Tutte le lotterie nazionali a estrazione istantanea, i c.d. "gratta & vinci", presentano una struttura premi progettata per spingere al gioco, per trasformare la pratica del gioco d'azzardo in vera e propria dipendenza , senza che vengano neppure rispettati gli obblighi informativi che la legge impone.
L'ultimo gratta e vinci introdotto, "Battaglia Navale", costituisce da questo punto di vista un esempio paradigmatico di tutte le altre 46 lotterie attive.
"Battaglia Navale" distribuisce, solo come primo lotto, 60.000.000 (sessantamilioni) di biglietti , al costo di cinque euro ciascuno e il montepremi contiene cinque premi da 500.000,00 euro (1,18 % del montepremi; probabilità di vincita: una su 12.000.000) , e altri premi minori, tra cui 13.800.000 premi da 5 euro (32,59% del montepremi; è impossibile calcolare la probabilità di "vincita", perché il numero di premi non corrisponde al numero di biglietti).
Sul sito aams , la probabilità di vincita della lotteria, la cui indicazione è obbligatoria per legge, è calcolata in termini medi, cioè per tutti i premi promiscuamente, ed è indicata così: "1 su 3,23 biglietti" .
Il 98,82% del montepremi è costituito da premi che vanno da 5 a 100 euro. Il 2,36% del montepremi è rappresentato da premi da 100 euro, mentre il 32,59% da premi pari al prezzo del biglietto.
E' evidente che "vincendo" un premio pari a quanto speso per l'acquisto del biglietto, giocheremo ancora e poi ancora e ancora, anche perché studi neuropsichiatrici confermano che per il nostro cervello una "vincita" da cinque o dieci euro equivale alla vincita di un premio vero (succede anche per i "quasi premi"), spingendoci a giocare ancora per ripetere l'esperienza piacevole vissuta.
Questo meccanismo viene utilizzato anche da altri giochi d'azzardo, come le slot machine e, addirittura, giochi a totalizzatore (il montepremi si divide per il numero di vincitori) che hanno introdotto i premi a quota fissa, pari al costo della giocata.
E' come se nelle sigarette, oltre alla nicotina in grado di creare assuefazione, i produttori nascondessero altre sostanze capaci di procurare dipendenza e noi, per contrastare il fenomeno, chiedessimo di spostare di poche centinaia di metri le rivendite di tabacco.
E' ora di dire basta!
Postato il 23/07/2013 17:43 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gratta & vinci - lotterie istantanee - slot mnchine - GAP - dipendenza - gioco d'azzardo - tabacco
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