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IL GIOCO D'AZZARDO È COME UNA GUERRA COMBATTUTA DA DUE ESERCITI CON LA STESSA DIVISA, MA CON INTERESSI DIVERSI

Sarebbe come se in una guerra non si tenesse conto delle perdite di vite umane, delle sofferenze delle persone e delle distruzioni causate, ma ci si limitasse a calcolare i profitti che assicura ai produttori di armi, contabilizzando i vantaggi economici per lo Stato.
Tutti resteremmo inorriditi dinanzi a questa agghiacciante contabilità, considerandola inaccettabile, ma la stessa logica e la medesima interpretazione dei fatti vengono applicate, normalmente e a tutti i livelli, al gioco d'azzardo.
Una guerra combattuta con slot machine e altri "ordigni", ma osservata e raccontata solo dall'angolo visuale dei vantaggi economici che assicura a pochi, invece che dal punto di vista delle sofferenze e dei pericoli che comporta per molti.
Un modo "canaglia" di raccontare l'azzardo, presentato come un mondo magico nel quale non esiste la perdita, ma solo vincite o quasi vincite.
Nel gioco d'azzardo, infatti, come in ogni altra guerra, un ruolo essenziale viene svolto dalla comunicazione, omissiva e manipolatoria, in grado di fornire una immagine mistificatoria della realtà, facendo scomparire gli aspetti pericolosi o presentandoli in maniera completamente ingannevole.
Una comunicazione, anche pubblicitaria che, senza proteste da parte di alcuno, neppure di coloro che dovrebbero vigilare sulla sua correttezza e completezza, omette di fornire indicazioni e avvertimenti obbligatori per legge, come il rischio dipendenza che il gioco d'azzardo comporta e il divieto ai minori.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti: gli italiani, anche minori di età, giocano sempre di più d'azzardo con l'illusione, spietatamente suggerita, di una vincita definitiva, che non si realizza mai, mentre la dipendenza viene finanziata da miliardi di piccoli premi "da rigioco".
Postato il 01/03/2019 11:46 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - guerra - salute
IL BIGLIETTO DEL G&V "IL MILIARDARIO" RAPPRESENTA UN PERFETTO "CATALOGO" DEGLI INGANNI NASCOSTI NELLE LOTTERIE ISTANTANEE

Sulla faccia anteriore del biglietto, in alto, in grande evidenza, con caratteri cubitali, tanto che diventa impossibile non vederlo, l'importo del premio massimo. In basso, il numero di premi in palio indicato con altrettanta enfasi: "OLTRE 43 MILIONI DI PREMI".
I monopoli, tuttavia, in base a una precisa strategia, non comunicano la stratificazione di questi premi. Quasi 31.000.000 valgono il prezzo della giocata, 5 euro. 8.347.500 sono premi da 10 euro, 1.485.000 , premi da 15 euro e 1.462.500 , premi da 20 euro. Insomma, 42.255.000 PREMI su 43.258.950 valgono ... una consumazione al bar, anche se non servono a questo, ma per essere rigiocati.
Chi pensa di arricchirsi giocando a "il Miliardario", o a una qualsiasi delle altre 45 lotterie istantanee oggi attive, è meglio che rinunci. I premi davvero significativi, da 100.000 euro a 500.000 sono pochissimi e la probabilità di aggiudicarsene uno è di un biglietto vincente ogni 6.000.000. Ma è inutile cercare questa informazione sui biglietti, perché questo i monopoli preferiscono non dirlo
Sul retro del biglietto, le indicazioni più importanti, perché dettate a tutela della salute dei giocatori, a differenza di quelle appena dette, che servono solo a spingere a giocare, vengono, invece, o fornite in maniera incomprensibile e ingannevole o rese quasi ... invisibili.
Manca, ad esempio, la probabilità di vincita relativamente ai diversi premi, indicata solo per gruppi di premi, con effetti fuorvianti e ingannevoli. Per i premi fino a 500 euro viene indicata in un biglietto ogni 4.1, mentre in realtà la probabilità di vincere il premio più basso, pari alla giocata, nemmeno un premio, è la metà, un biglietto vincente ogni 8,22, mentre per il premio da 500 euro, la probabilità di vincita reale è 750 volte più bassa di quella indicata, un biglietto vincente ogni 3000.
Le altre indicazioni dettate a tutela della salute, come il divieto di gioco ai minori e l'avvertimento sul rischio dipendenza dalla pratica del gioco d'azzardo, sono poste in fondo alla faccia posteriore del biglietto, lontano dall'area di gioco, senza alcuna enfasi grafica, scritte con caratteri minuscoli, praticamente ... invisibili.
Acquistare un biglietto di un qualsiasi g&v significa davvero mettere a repentaglio la propria salute, senza neppure avere informazioni reali sui rischi che si corrono.
Mi domando, ma temo di sapere la risposta, come mai le promesse misure di riduzione dell'offerta dei giochi d'azzardo da parte del sottosegretario Baretta non riguardino mai le lotterie istantanee, nonostante la loro pericolosità sociale e per la salute.
Postato il 18/08/2017 09:21 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - gratta & vinci - "Il MIliardario" - tutela della salute
IL CARATTERE DI "LEGALITÀ" DEL GIOCO D'AZZARDO NON PUÒ ESSERE DECLINATO COME ELEMENTO DI SALVAGUARDIA DELLA SALUTE DEI GIOCATORI

A ben guardare questa equiparazione non risulta per niente convincente. La "legalità" del gioco d'azzardo...
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Postato il 20/07/2016 15:05 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - slot machine - tutela della salute
IL CARATTERE DI "LEGALITÀ" DEL GIOCO D'AZZARDO NON PUÒ ESSERE DECLINATO COME ELEMENTO DI SALVAGUARDIA DELLA SALUTE DEI GIOCATORI

A ben guardare questa equiparazione non risulta per niente convincente. La "legalità" del gioco d'azzardo esplica le sue conseguenze sulla "direzione" del flusso economico che il gioco d'azzardo produce e, di conseguenza, sulla destinazione ultima di questo flusso: lo Stato e la filiera legale o le organizzazioni criminali.
Per carità, aspetto rilevantissimo e pieno di conseguenze sul piano socio/giuridico, ma che onestamente poco impatta con le esigenze di tutela della salute di chi pratica il gioco d'azzardo.
Che il gioco d'azzardo legale, a differenza del gioco illegale, non faccia male alla salute è una delle fandonie più "frequentate" del settore dei giochi con vincite in denaro, ripetuta da molti, convinti evidentemente che se ripeti una bugia un numero sufficiente di volte finirà per diventare una verità.
Che una slot machine sia collegata o meno al sistema informatico dei monopoli e sconti il pagamento delle imposte previste, dal punto di vista dell'insulto alla salute dei giocatori appare assolutamente indifferente.
Anche ammettendo per ipotesi che le slot "illegali" non paghino ai giocatori come vincite la percentuale prevista dalla legge per quelle "regolari", pur essendo poco credibile, considerato il margine che si riserva il concessionario "legale", non ha alcuna influenza sulla salute dei giocatori.
Forse i giocatori che giocano su macchinette illegali vinceranno di meno rispetto alle macchinette regolari, ma si ammaleranno nella stessa misura.
Eppure, la fanfaluca che il gioco d'azzardo legale non faccia ammalare, a differenza di quello illegale, che rappresenterebbe poco meno o poco più di una passeggiata della salute, viene propalata con molta convinzione da chi è attento esclusivamente alla direzione del flusso economico generato dai giochi d'azzardo, senza alcun riguardo per gli aspetti di tutela della salute di chi gioca d'azzardo.
Il fattore patogeno del gioco d'azzardo, ovviamente, non è influenzato dalla direzione che prende l'euro inserito nella macchinetta o speso per acquistare un gratta & vinci, ma da altri fattori collegati, intrinseci ai modelli di gioco d'azzardo così come presentati.
Per fermarsi agli aspetti più evidenti, diminuire significativamente l'offerta dei giochi d'azzardo, rimuovere dalla loro disciplina aspetti con sicuro effetto patogeno, come i premi pari al biglietto o le quasi vincite o gli stimoli sensoriali, le luci e le musichette ipnotiche, delle slot machine, sono tutte misure idonee a ridurre i rischi per la salute dei giochi 'azzardo.
Non volendo operare su questo versante, si preferisce continuare stucchevolmente a ripetere il mantra che il gioco d'azzardo illegale fa ammalare, mentre quello legale fa bene alla salute.
Basta convincere di questa "verità" le centinaia di migliaia di persone affette da dipendenza patologica, contratta praticando sempre il gioco "legale responsabile" dei monopoli.
Postato il 20/07/2016 14:57 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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