L'ENNESIMO GRATTA E VINCI, IL NUMERO 53, RIPROPONE I SOLITI INGANNI E I CONSUETI PERICOLI PER LA SALUTE. E' ORA DI DIRE BASTA!
Un premio su due non fa vincere niente, restituendo semplicemente al giocatore che se lo aggiudica il prezzo pagato per l'acquisto, inducendolo in maniera evidente a rigiocare.
Aggiungendo 1.749.660 biglietti con premi da 20 euro, un ulteriore 33%, si arriva a oltre l'85% di biglietti che consegnano premi da 10 e 20 euro, premi da utilizzare per rigiocare subito, e assicurare così ai monopoli/concessionario il guadagno atteso, calcolato sulla vendita dei tagliandi.
Come se nelle sigarette, oltre alla nicotina, in grado di causare dipendenza, i monopoli inserissero altre sostanze per spingere a fumare.
Se si vuole affrontare realmente e con efficacia la piaga della dipendenza da gioco d'azzardo bisogna partire dalla struttura premi di tutti i giochi d'azzardo, progettata cinicamente per favorire il gioco d'azzardo e la dipendenza.
In questo campo, il Governo, a mio avviso, può e deve fare di più. Con il decreto dignità ha vietato di tenere conto nella indicazione della probabilità di vincita sui g&v dei premi pari all'importo della giocata.
Ma la restituzione della somma spesa per giocare, travestita da premio, come meccanismo certamente capace di favorire la dipendenza continua ad essere presente nelle lotterie istantanee, così come in tutti gli altri giochi d'azzardo.
Vietare di tenerne conto solo nella determinazione della probabilità di vincita, indicata peraltro con il solito sistema della suddivisione dei premi per fascia, è come avere la presunzione di contrastare un attacco di tanks di ultima generazione, armi molto sofisticate, con una ... cerbottana.
E' ora di dire basta!
Postato il 18/03/2019 10:55 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
Il post è stato visitato 4354 volte.
Ci sono 0 commenti, commenta anche tu.
Tags: gioco d'azzardo - gratta & vinci - dipendenza
su Facebook