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Win for life: la Sisal per paura dell'Antitrust corregge i 4.000 euro promessi

dal sito 'ilsalvagente.it' un articolo di 'Martina Aureli' del 31/10/09, nella seconda metà dell'articolo un'intervista ad Osvaldo Asteriti

[ndr: le immagini e il link su Riccardo Bersani non sono ad oggi disponibili]

Immagine: 'Win for life: la Sisal per paura dell'Antitrust corregge i 4.000 euro promessi'
Il Salvagente ha denunciato all'Autorità la poca chiarezza, che ha aperto una pratica.

Win for life si corregge. Per ora solo sul sito ufficiale dell'ultimo concorso della Sisal, dove la pagina è cambiata: non si legge più "4 mila euro al mese", come era indicato inizialmente nella sezione "Quanto si vince" (e come potete vedere nell'immagine di seguito). Ma "fino a 4 mila euro al mese".

Com'era fino a oggi
Un particolare – apparentemente irrisorio – nella sostanza decisivo.
Come ha denunciato il Salvagente, presentando per questo un esposto all'Antitrust, la comunicazione della Sisal sul montepremi ventennale di Win for Life non sembra infatti essere molto chiara. "4 mila euro al mese" è scritto nella facciata della schedina, in ogni locandina pubblicitaria, e fino a poco tempo fa anche nella sezione del sito in cui si indicava la media delle vincite. Ma in realtà la rendita vitalizia non corrisponde sempre a quanto dichiarato perché, come si è visto, varia in base al numero dei vincitori. Scendendo – come è successo – anche a 1.300 euro al mese, nel caso i fortunati siano 3.

Ecco come è cambiata la pagine sul sito della Sisal
Ieri l'Antitrust ha comunicato a Il Salvagente di aver aperto una pratica su quanto segnalato. E ora la Sisal sembra aver fatto un passo avanti, almeno sul sito.
A chi naviga on line ha chiarito: non si vincono 4 mila euro al mese, ma "fino a" (l'immagine della nuova schermata è nella foto sotto). Peccato, però, non lo abbia fatto prima, quando ancora in molti giocavano senza sapere. Ora, probabilmente, chi partecipa con frequenza lo ha capito da solo, con l'esperienza. Ma chi gioca sporadicamente - magari senza consultare le pagine on line - continuerà a spendere, nella speranza dei 4 mila? Il dubbio rimane. Anche perché le schedine che finiscono in mano ai giocatori non sono ancora cambiate.

"Win for life" ingannevole: l'Antitrust interviene dopo la denuncia del Salvagente
In seguito alla denuncia de Il Salvagente, l'Antitrust apre la pratica, e "verificherà la rilevanza dei fatti segnalati" in merito a Win for life. Il neonato concorso della Sisal, che "promette" 4 mila euro al mese per vent'anni, secondo la nostra testata avrebbe infatti fatto ricorso (e lo fa tuttora) a una pubblicità ingannevole nei confronti dei consumatori. Come si è visto nel tempo, ma come non era chiaro agli esordi, il jackpot di Win for life non è sempre uguale, perché si divide in base al numero dei vincitori.
Ma su questo particolare aspetto la pubblicità tace, perché su ogni locandina pubblicitaria visibile nei bar e ricevitorie è scritto a lettere cubitali "Con 10+il Numerone o 0+Il Numerone vinci 4mila euro al mese per 20 anni". E questo accade anche sul sito ufficiale della Sisal e durante l'aggiornamento delle varie giocate, con l'apposita musichetta che ripete lo stesso concetto ingannevole.
Non c'è scritto (né viene detto) "puoi" vincere, come sarebbe il caso di chiarire. Ma "vinci": indicativo, presente, nessuna possibilità di credere il contrario.
Il bollino in alto a sinistra sulla schedina lo ribadisce con altrettanta evidenza: "4.000 euro al mese per 20 anni".
Ora sarà l'Antitrust a verificare se ci siano o meno gli estremi per intervenire. La pratica è stata attribuita per competenza alla Direzione Generale per la Tutela del consumatore.

LA NOTIZIA PRECEDENTE: IL SALVAGENTE FA RICORSO ALL'ANTITRUST
Solo due giorni dopo l'esordio, giovedì primo ottobre, si è capito come funziona veramente Win for life. Quando i 4 mila euro al mese promessi per vent'anni dall'ultimo concorso della Sisal sono diventati – nell'estrazione delle 19 – esattamente la metà: 2 mila euro.
Ebbene sì: non solo i premi minori di Win for life, ma anche la mitica rendita ventennale, variano d'importo. E il superpremio si divide in base al numero dei vincitori. Tanto che, lunedì 5 ottobre, i 4 mila sono scesi perfino a circa 1.333 euro: i vincitori del concorso erano in tre, e le divisioni – certo – non ingannano.

La denuncia
Questo nonostante su ogni locandina pubblicitaria visibile nei bar e ricevitorie sia leggibile, sempre, "4mila euro al mese per 20 anni".
Per conoscere con esattezza l'importo del montepremi massimo di Win for life bisogna necessariamente consultare il retro della schedina, dove, in piccolo, finalmente si chiarisce: "Nel caso di due o più punti, 10 o 0 più il Numerone, la quota viene divisa per il numero dei vincitori". Ergo: se si vince in quattro il "mensile" da 4mila euro si riduce a 1.000 euro.
Peccato che a percepirlo siano stati in pochi. E sicuramente la Sisal, almeno nelle campagna pubblicitaria, non ha fatto un grande sforzo per rendere la questione comprensibile. Per questo il Salvagente ha presentato una segnalazione all'Autorità garante della concorrenza e del mercato per pubblicità ingannevole.

E Mdc annuncia un'azione inibitoria
Intanto il Movimento difesa del cittadino (Mdc) con l'avvocato Osvaldo Asteriti ha predisposto un'azione inibitoria nei confronti dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS) per Win for life – Vinci per la vita, dopo la segnalazione all'Antitrust per pubblicità ingannevole della rivista Il Salvagente.
"Il gioco – spiega l'avvocato Asteriti - presenta notevoli profili di invalidità e illegittimità e per questo va bloccato. La prima cosa che contestiamo è la vaghezza del montepremi e, dunque, "l'indeterminatezza dell'oggetto del contratto", ossia la schedina che si compila.
Si scopre l'ammontare della vincita, infatti, soltanto dopo l'estrazione, poiché il premio si divide in base ai vincitori, e questo lo si scopre solo giocando".
Si tratta, quindi, secondo l'avvocato Asteriti che per tramite del Movimento difesa del cittadino predisporrà l'azione inibitoria, di pubblicità ingannevole, poiché non mette il consumatore nelle condizioni di fare una scelta libera e consapevole. Le locandine pubblicitarie relative al concorso, infatti, recitano a caratteri cubitali: "Con 10+il Numerone o 0+il Numerone vinci 4mila euro al mese per 20 anni".
Soltanto sul retro della schedina si spiega, in piccolo, che la vendita va divisa per il numero dei vincitori.

L'avvocato Asteriti: molte le irregolarità
"Il gioco presenta notevoli profili di invalidità e illegittimità e per questo va bloccato": l'avvocato Osvaldo Asteriti , un veterano delle battaglie contro le lotterie istantanee, l'aveva spiegato già ieri in un'ampia intervista al Salvagente.
È di marzo la sentenza con cui il giudice di pace di Jesi, nelle Marche, ha accolto il suo ricorso contro l'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato (Aams) e il Consorzio lotterie nazionali per il gratta e vinci "Mega Miliardario". In quel caso l'avvocato ha ottenuto la restituzione della somma spesa per l'acquisto dei biglietti e un risarcimento danni.

Avvocato ieri i Gratta e vinci, oggi Win for life. Cosa hanno che non va queste lotterie?
Il problema è lo stesso in entrambi i casi, non rispettano la disciplina dettata dal codice civile. Tutti i cosiddetti giochi d'azzardo trovano una giustificazione giuridica-sociale nella presenza nell'animus ludendi, ossia il fine del divertimento e nell'animus lucrandi, ossia nella possibilità di vincere dei soldi. Ecco, quest'ultima giustificazione manca in molte delle lotterie istantanee.

Eppure i premi ci sono e anzi le probabilità di vincere la rendita sono anche superiori a quelle di fare 6 al Superenalotto...
Come ha spiegato chiaramente al Salvagente Riccardo Bersani, al di là della rendita ventennale le cui probabilità di vittoria sono comunque irrisorie, la maggior parte delle vincite garantite dall'ultimo gioco della Sisal sono quelle di 2 euro ossia pari alla somma puntata.
Che vittoria è quella che mi fa ritornare in tasca gli stessi soldi che ne sono usciti? Nelle lotterie tradizionali il premio di consolazione è di 25 mila euro, ossia rappresenta circa 5 mila volte i soldi investiti. In questi giochi, invece, un giocatore molto fortunato che si trovasse a vincere tutte le volte potrebbe comunque trovarsi esattamente con gli stessi soldi da cui era partito.

Come si sono difesi l'Aams e Lottomatica nel caso della sentenza del giudice di Jesi?
La risposta che danno è sempre la stessa. Una volta che hai puntato, dicono, hai perso i tuoi soldi e quindi qualunque sia il premio, anche 2 euro, è una vincita in quanto permette di recuperare, anche se parzialmente, la cifra giocata. Una difesa giuridicamente molto debole a mio avviso, in quanto il giudizio va fatto ex ante.

Cos'altro non la convince nel nuovo gioco della Sisal?
Innanzitutto l'indeterminatezza assoluta dell'oggetto del contratto. Chi compila la schedina di Win for life non sa esattamente per cosa gioca perché la quantità e l'ammontare preciso dei premi non sono affatto chiare.
Si dà una grande evidenza alla possibilità di vincere 4 mila euro al mese per 20 anni, ma non si dice con la stessa evidenza che - in caso di più vincitori in una medesima estrazione - il premio si divide. Un'informazione necessaria e indispensabile per mettere il consumatore nelle condizioni di fare una scelta economica libera e consapevole.

Come intende agire, dunque?
La mia intenzione è quella di tentare un'azione legale nei confronti di Aams che con la sua politica e i suoi concessionari (Sisal e CLN), dietro l'alibi delle entrate fiscali, finisce con l'arricchire pochissimi con i soldi di cittadini ignari e ingenui.
A mio avviso esistono motivi giuridici abbastanza pregnanti da giustificare l'avvio di una azione inibitoria per tentare di bloccare il gioco, con l'aiuto di un'associazione dei consumatori.

Non basterebbe una denuncia all'Antitrust per bloccare la pubblicità?
Non è solo la pubblicità il problema, ma l'intero impianto del gioco è ingannevole. Senza parlare poi dei tempi biblici di risposta dell'Antitrust che renderebbero vana ogni azione.

Qualche conto in tasca
Per quanto riguarda Il Salvagente, l'auspicio è che i tempi dell'Antitrust – almeno in quetso caso - non siano "biblici".
Anche perché resta ancora "inesplorato" un altro capitolo sullo straordinario vitalizio che, accanto alle giocate, arricchirà le casse di Sisal. L'azienda ha dichiarato che il montepremi per finanziare la rendita ventennale viene messo da parte subito.
Se le 20 vittorie registrate fino ad oggi, ossia un totale di 19 milioni e 200 mila euro, fossero depositate in un conto con una rendita minima del 2,5% annua, la Sisal avrebbe - soltanto da esse - 480 mila euro all'anno di soli interessi. A chi vanno?


Ultimo aggiornamento: 31/10/09

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