Dal BLOG di 'Andrea Aparo', sul sito del fattoquotidiano.it, un articolo che fa il "paio" con quello che raccontiamo noi nel blog.
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Per capirci, riprendiamo il gioco della Roulette. Ci sono 37 numeri, 18 rossi, 18 neri e uno, lo zero, che è verde. Se punto 1 euro sul rosso ho 18 probabilità su 37 di vincere. Se vinco mi pagano una volta la posta. Nel caso in esempio, un euro. Ho il 48,6% di probabilità di vincere e se vinco guadagno il 50%: punto un euro, vinco, me ne danno due. Guadagno metà della vincita. Stesso ragionamento applicato al Superenalotto. Il gioco sarebbe equo se – per ogni estrazione!- la vincita per la sestina corretta giocata pagando 50 centesimi di euro fosse pari a 311 milioni di euro. A proposito. Per quelli che se lo sono chiesto: il valore massimo teorico possibile del montepremi è proprio di 311 milioni di euro. Questa è infatti la cifra che occorre giocare per avere la certezza di vincere giocando tutte le combinazioni possibili dei sei numeri della schedina.
Soprattutto ciò che non è onesto è il modo con cui i mass media parlano di questo insulso gioco. Rubriche nell'orario di massima audience che dicono quali numeri hanno più probabilità di uscire di altri perché in "ritardo". Sciocchezza totale. Nessun numero è mai in ritardo perché ogni estrazione è totalmente indipendente dalla precedente. Non esiste nessuna scienza dei numeri al lotto. Solo pseudoscienza come l'Astrologia. Una patina di metodo a coprire una montagna d'idiozie. Esperti, qualche volta dotati di cappello a punta con stelline sopra, farneticano sulle relazioni fra eventi di cronaca e numeri possibili. Pochi sono i quotidiani che non hanno in dotazione la rubrica del lotto. D'altronde visto che c'è sempre l'oroscopo...
Quando qualcuno vince, tutti gli danno grande risalto. Ognuno pensa a come sarebbe bello essere al suo, al loro posto. Giocare pochi euro, per divertimento, in fondo che male fa. Non tutti si fermano all'euro. Nessuno parla di quanti si sono rovinati a giocare. Non è accettabile che fra chi tace ci sia lo Stato. Dovrebbe preoccuparsi di tutelare i diritti dei cittadini, non di sfruttarli.
Postato il 13/12/2010 15:13 in 'News dal Web' da Staff del Blog
Fonte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08/09/la-tassa-volontaria-del-gioco-dazzardo/48862/
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