La legge impone l'obbligo di indicare la percentuale di probabilità di vincita che il giocatore ha nei singoli giochi pubblicizzati. Ma cosa vuol dire esattamente "vincita"?

Prescrive inoltre che la pubblicità dei giochi indichi in modo chiaramente visibile la percentuale di probabilità di vincita che si ha nel singolo gioco che viene pubblicizzato.
Per comprendere appieno le implicazioni e le applicazioni di tale previsione normativa, però, bisogna chiarire cosa debba intendersi per "vincita", esistendo sul punto una certa, voluta, indeterminatezza.
Tutti i gratta e vinci distribuiscono ciascuno decine di milioni di biglietti e tutti i montepremi prevedono pochssimi premi veri e milioni di premi pari al costo del biglietto.
Nel Win for Lif, un gioco a totalizzatore nazionale, sono stati introdotti da gennaio di quest'anno in tutte e tre le modalità di gioco (viva l'Italia, Cassaforte e Grattacieli) i premi in misura fissa, pari al costo della giocata.
Le slot restituiscono il 75% delle giocate. Ma non viene spiegato come avviene questa restituzione ai giocatori e chiarito che con il "rigioco" queste vincite ritornano immediatamente ai monopoli.
Queste vincite, anche se non sono effettive, perchè non migliorano la situazione economica dei giocatori, entreranno certamente a far parte delle percentuali che saranno indicate nella pubblicità dei giochi.
Anche perché, secondo AAMS in materia di G&V, ad esempio, "pagando € 10,00, il giocatore ottiene come controprestazione, il diritto a partecipare alla lotteria ... E il giocatore vincerà anche se il premio dovesse essere pari ad € 1,00 , poiché tale somma si aggiungerebbe in ogni caso al suo patrimonio".
(causa di appello Asteriti c/AAMS, CLN)
Una teoria singolare. Per comprenderne la scorrettezza, e la conseguente ingannevolezza, basta semplicemente alterare lo schema temporale dell'azione di gioco: in materia di G&V, ad esempio, immaginiamo che la consegna del biglietto sia gratis e che le relative questioni economiche, come il pagamento del biglietto e la consegna della eventuale vincita, vengano regolate dopo il gioco.
Immaginiamo che al giocatore venga consegnato un biglietto da dieci euro che risulta contenere un premio da .. un euro. Il giocatore, quindi, incasserà dal tabaccaio un euro e dovrà pagarne dieci. Riesce difficile sostenere che quel giocatore abbia vinto un euro e non che ne abbia persi nove.
E' l'ennesimo sepolcro imbiancato che ci propone il gioco d'azzardo.
Per confondere i giocatori e spingerli a giocare, verranno indicate percentuali di vincita altissime, perché saranno considerati come premi anche quelli che li lasceranno poveri come prima o di più. Tutti i giocatori, però, partecipando ai giochi potranno vincere ... una dipendenza.
Mi auguro che questo allarme venga raccolto, per chiarire subito la questione ed evitare che la stessa debba riproporsi sucessivamente, a causa dell'aumento dei malati di GAP.
A presto.
Postato il 28/11/2012 12:17 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gratta e vinci - slot machine - Win for Life - percentuale di vincita - legge 189/2012
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