Esiste un rapporto tra la disciplina delle lotterie istantanee e la possibilità di contrarre dipendenza?
E' evidente come il gioco d'azzardo, per il fatto stesso di essere praticato, comporti il rischio della dipendenza, secondo una relazione ormai accertata.
Ma, in questa sede, vogliamo provare a mettere in relazione il rischio di dipendenza con la disciplina positiva delle lotterie istantanee, così come emerge dai decreti che le indicono, chiedendoci se tra tale disciplina e il gioco compulsivo esista un qualche rapporto più profondo e "organico".
Mettiamo a confronto due lotterie istantanee fra tante, "Miliardario" e "Mille e una notte" e facciamo qualche considerazione di carattere generale su tutte, rilevando che la struttura dei premi è per tutte uguale. La prima è una lotteria, ancora attiva, in essere dal 22 agosto 2005, la seconda, molto più recente, è attiva dal 7 marzo 2011.
Per entrambe il costo del biglietto è di 5 euro.
La sottostante tabella darà conto delle "differenze" tra le due.
"Miliardario" | "Mille e una notte" | |
---|---|---|
Data inizio | 22.08.2005 | 07.03.2011 |
Biglietti distribuiti | 30.000.000 | 50.400.000 |
Costo del biglietto | € 5,00 | € 5,00 |
Entrate | € 150.000.000,00 | € 252.000.000,00 |
Somma dei premi | € 105.000.000,00 | € 181.775.000,00 |
Pay out | 70% | 72% |
Premi: | ||
da € 500.000,00 | 5 | 10 |
da € 100.000,00 | 25 | 30 |
da € 10.000,00 | 250 | 840 |
... | . | . |
da € 5,00 | 8.610.000 | 15.036.000 |
La distribuzione dei premi, o sarebbe meglio dire dei cosiddetti premi, lascia perplessi.
Nella lotteria "Miliardario" i giocatori hanno 5 probabilità su 30.000.000 (0,00000016%) di vincere il premio massimo e 8.610.000 probabilità (28%) di vincere ... niente: la somma pagata per il biglietto. Dopo aver "vinto un premio da 5 euro" (?), il giocatore si troverà nella medesima situazione che aveva prima di giocare, possedendo la stessa quantità di denaro.
Nella lotteria "Mille e una notte", invece ci sono 10 probabilità su 50.400.000 (0,00000019%) di vincere il primo premio e 15.036.000 (29,8%) di "vincere" un premio pari al prezzo del biglietto.
C'è un'altra considerazione statistica che pure colpisce: i premi massimi rappresentano rispettivamente il 2,3% ("Miliardario") e il 2,7% ("Mille e una notte") del montepremi. I (falsi) premi pari al prezzo del biglietto rappresentano invece il 41% dei montepremi in entrambe le lotterie.
Questo schema e queste percentuali si ripetono in tutte le lotterie istantanee.
Nel "Megamilardario", ad esempio, una lotteria introdotta nel 2007, in cui il costo del biglietto è di 10,00 euro, i premi massimi (30 da 1.000.000,00 di euro) rappresentano il 7,8% del montepremi, mentre i "premi" da 10 euro (17.844.002) più del 47% e le possibilità di vincere il premio da un milione rappresentano ben lo 0,00000059% sul totale.
Cosa succederebbe se suddividessimo l'importo di questi "premi minimi" in premi massimi? Se ne potrebbero mettere in palio altri 178, oltre i trenta presenti. Trasformati in premi di seconda fascia (da 20.000,00 euro) se ne potrebbero aggiungere ben 8.922 ai 40 in palio. Questa "stranezza" nella struttura dei premi è presente in tutte le lotterie istantanee.
Che senso ha mettere in palio in ogni lotteria un elevatissimo numero di premi di importo pari al prezzo del biglietto e che, quindi, anche se vinti tutti da un singolo giocatore, non comportano per lo stesso alcun vantaggio economico? E' la negazione stessa del concetto di lotteria ed è, almeno apparentemente, una scelta inutile e del tutto irragionevole.
Anche perché se l'enorme massa di denaro (versata dai giocatori) destinata a premi (?) pari al prezzo del biglietto fosse invece suddivisa in premi veri, nel "Miliardario", ad esempio, si potrebbero mettere in palio, invece di 5, ben 91 premi da 500.000,00 euro (passando così dal 2,3% del montepremi al 43%) oppure 455 premi da 100.000,00 euro, invece dei 25 presenti oggi o, infine, 4.555 premi da 10.000 euro da aggiungere ai 250 in palio e passando alla lotteria "Mille e una notte", destinando ai premi maggiori la massa di denaro (versata dai giocatori) e polverizzata in 15.036.000 premi da 5 euro, si potrebbero mettere in palio, ad esempio, 160 premi da 500.000,00 euro in luogo dei dieci attuali (moltiplicando così per 15 la possibilità di conseguire un premio massimo e destinando ai premi massimi il 41% del montepremi invece del 2,7%) o 781 premi da 100.000,00 euro, invece dei 30 di oggi, o, ancora, 8.358 premi da 10.000 euro, invece di 840, come avviene attualmente.
Perché in ogni lotteria istantanea vengono messi in palio decine di milioni di premi che non hanno alcun senso?
Non è facile rispondere a questa domanda, a meno di dubitare della buona fede del gestore.
Un giocatore decide di destinare all'acquisto di un biglietto della lotteria istantanea 5 euro. Acquista il biglietto, gratta la vernice e scopre di aver vinto... 5 euro. Un rapido calcolo lo convince di essere nella stessa situazione di prima. Ritenta, quindi, la sorte. Vince un altro premio... da 5 euro. Il pensiero magico, opportunamente stimolato dalla pubblicità sui media, lo convince che "è il suo giorno fortunato" ed è vicino alla vincita vera. Continua quindi a giocare scambiando il "premio" con un altro biglietto e ...
Qualunque sia l'esito del gioco (ricordiamo comunque che le possibilità di vincere il premio maggiore sono bassissime in tutte le lotterie (1,6 su dieci milioni nella lotteria "Miliardario", 1,9 su dieci milioni nella lotteria "Mille e una notte", e 5,9 su dieci milioni nel "Megamiliardario") è accaduto che il giocatore ha acquistato tre biglietti. Ha ripetuto il gesto della giocata per ben tre volte.
Oggi sono attive in Italia 34 lotterie istantanee, e in ognuna ci sono decine di milioni di biglietti contenenti premi pari al prezzo della giocata.
Ci sono quindi in vendita centinaia di milioni di biglietti che contengono falsi premi che non hanno altra funzione se non quella di far ripetere la giocata.
La porta per il gioco compulsivo è aperta e la strada spianata.
La ripetizione del gesto insieme alla facilità di accesso al gioco, la semplicità del gioco e l'immediatezza del risultato sono, secondo gli psicologi, gli elementi che inducono a giocare in modo compulsivo, gettando sul lastrico e nella disperazione milioni di persone, se si pensa anche ai familiari dei giocatori patologici.
Postato il 16/11/2011 17:20 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - lotterie istantanee - premi - Miliardario - Mille e una notte - gioco patologico - dipendenza - azzardo
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