E' IN VIGORE DAL 13 DICEMBRE IL REGOLAMENTO UE 1169/2011 IN MATERIA DI ETICHETTATURA DEGLI ALIMENTI CHE PONE ALCUNI PRINCIPI CHE MERITEREBBERO DI ESSERE APPLICATI ANCHE AL GIOCO D'AZZARDO
Provate a sostituire la parola "alimenti " con "gioco d'azzardo " , fenomeno che certamente postula le medesime, se non maggiori, esigenze di "protezione della salute" dei consumatori, a cui andrebbero fornite le basi per scelte consapevoli, nel rispetto di esigenze sociali ed etiche .
Il gioco d'azzardo, invece, viene considerato meno insidioso degli alimenti, un gratta e vinci meno pericoloso di una scatoletta di tonno.
L'articolo 13 del regolamento – "Presentazione delle indicazioni obbligatorie " – prescrive "...le informazioni obbligatorie sugli alimenti sono apposte in un punto evidente in modo da essere facilmente visibili, chiaramente leggibili ed eventualmente indelebili. Esse non sono in alcun modo nascoste , oscurate, limitate o separate da altre indicazioni grafiche o altri elementi suscettibili di interferire. "
Anche in questo caso provate a sostituire "alimenti" con "gioco d'azzardo" o, meglio, con "gratta & vinci" .
Come mai il regolamento non si limita ad imporre semplicemente l'obbligo di informazione, ma precisa anche "come" debba essere osservato tale obbligo, fino ad indicare anche la misura dei caratteri? Non dovrebbe essere implicito che le informazioni fornite debbano essere "visibili", "leggibili" e "non nascoste"?
In realtà, le informazioni obbligatorie possono anche essere fornite in maniera tale da non raggiungere i consumatori, da non essere né visibili, né leggibili, proprio come accade nel gioco d'azzardo.
Abbiamo più volte denunciato, senza esito, all'AGCM ed ai monopoli "l'invisibilità " sui gratta & vinci di informazioni essenziali ed obbligatorie per legge , come il divieto di gioco d'azzardo ai minori e l'avvertimento sul rischio dipendenza, nascoste sul retro dei biglietti.
La risposta dei monopoli chiarisce che essendo posto con la legge solo l'obbligo di informare , senza che la stessa chiarisca anche come vada osservato tale obbligo, le informazioni possono essere anche "non visibili", "non leggibili" e "nascoste" .
Insomma, se la legge lascia un margine, un piccolo spiraglio, gli obblighi che impone vengono disattesi, anche da parte dello stesso Stato che quegli obblighi ha posto.
E' evidente che tale sistema, per funzionare, deve fondarsi su un atteggiamento corrivo degli organi a cui compete il controllo sul rispetto della normativa in materia di gioco d'azzardo, come gli stessi monopoli e l'AGCM.
Postato il 19/12/2014 14:58 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - gratta e vinci - divieto di gioco ai minori - rischio dipendenza - informazioni obbligatorie
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