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IL GIOCO D'AZZARDO, DEFINITO IPOCRITAMENTE "GIOCO CON VINCITE IN DENARO", RAPPRESENTA ORMAI UNA VERA EMERGENZA NAZIONALE, UNO DEI PIÙ GRAVI ATTENTATI ALLA VITA DELLE PERSONE, COMPRESA LA SALUTE

Slot machine, e ancora di più le temibili vlt, da una parte, e i gratta & vinci, dall'altra, si contendono il primato di gioco d'azzardo più insidioso e pericoloso per la salute, tra i tanti offerti dai monopoli.
Ci sono 407.000 slot e 54.288 vlt in funzione, una ogni 39 giocatori, dato approssimato per difetto, se si considera che non tutti i 18 milioni di giocatori d'azzardo, stimati dagli studi più recenti e accreditati, giocano alle macchinette.
Un numero comunque lontano dalla statistiche "ufficiali", che indicano la media in una macchinetta ogni 130 persone, ma per farlo devono dividere il numero degli italiani, "neonati compresi", per il numero degli apparecchi, con una evidente mistificazione.
Un tipo di gioco d'azzardo che ha assicurato nel 2016 quasi la metà della raccolta, cioè della spesa complessiva dei giocatori, con una particolarità in grado di spiegare come mai il Governo abbia promesso di ridurre solo le slot, senza toccare le vlt, destinate prevedibilmente ad aumentare di numero, e che vedremo nelle sale certificate, che verranno aperte anche nei cortili delle scuole.
L'atteggiamento di "benevolenza" del Governo verso le vlt si spiega, probabilmente, con la loro enorme redditività, rispetto alle newslot. Nel 2016, la raccolta delle 407.327 newslot è stata di 26 miliardi di euro, mentre le 54.288 vlt hanno raccolto 23 miliardi di euro, quasi la stessa cifra, pur essendo sette volte di meno.
Il primato di gioco d'azzardo più pericoloso per la salute dei giocatori, tuttavia, a mio giudizio spetta ai g&v. Ce ne sono attivi 45. che hanno distribuito, solo come primo lotto, più di un miliardo e mezzo di biglietti, il cui prezzo va da 1 a 20 euro..
Secondo i più recenti studi sono il gioco d'azzardo più amato dagli italiani, entrando in tutte le case, finendo in tutte le mani. Per giocare, basta acquistare un biglietto, in vendita dappertutto, e "grattare", subito o anche dopo, con calma, lontano da sguardi indiscreti.
Vengono regalati anche ai bambini, con l'illusione di farne "miliardari" o "megaturisti per sempre", senza alcuno sforzo, mentre si addestrano solo i giocatori d'azzardo di domani, dato che vengono percepiti come un gioco d'azzardo inoffensivo, quasi neppure azzardo, a differenza delle slot, di cui la pericolosità è evidente.
Ma questa pretesa innocuità è del tutto apparente, in realtà sono pericolosi quanto e più delle macchinette, a causa della loro capacità di penetrare nella vita delle persone. Gli stessi che non porterebbero mai il proprio figlio in una sala a giocare alle slot, probabilmente non si farebbero scrupolo di regalargli per il compleanno qualche tagliando da grattare.
La struttura premi poi è pensata per indurre al rigioco, come nelle slot e negli altri giochi d'azzardo, solo che nei g&v il fatto è evidente. Nei biglietti distribuiti dal primo lotto dei g&v attivi, il 52% dei biglietti vincenti contiene premi pari alla puntata, non fanno vincere niente, mentre un altro 29%, consegna pochi euro in più. Insomma, più di 8 premi su dieci servono solo a essere rigiocati, nell'illusione di vincere un premio vero.
Più pericolosi di così.
Postato il 07/09/2017 15:17 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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PER QUALI RAGIONI E IN CHE MODO IL GOVERNO CERCA DI INCENTIVARE L'INSTALLAZIONE DELLE VLT, AL POSTO DELLE AWP

Le VLT, un tipo di macchina molto più pericolosa per caratteristiche e conseguenze, sono invece 54.288, allogate presso 4.834 sale dedicate.
Insomma, ogni 7,5 new slot c'è in funzione una VLT.
Ricomprese entrambe sotto l'insospettabile e innocua denominazione di "apparecchi da divertimento", new slot e videolotteries sono simili tra loro, fino quasi a confondersi, anche se in realtà rappresentano le chiavi per aprire due mondi diversi.
L'aspetto che colpisce maggiormente, e che forse è in grado di spiegare il diverso atteggiamento del governo verso i due tipi di macchinette, è costituito dal dato della "raccolta", relativamente alle due tipologie di "apparecchi da divertimento".
La raccolta, per i monopoli l'"insieme delle puntate effettuate dai giocatori", nel 2016 per le new slot ha raggiunto i 26.324 milioni di euro, mentre per le vlt si è attestata sui 23.103 milioni di euro.
Nonostante le vlt siano 7 volte di meno delle new slot, la raccolta tra le due tipologie di macchine è stata quasi uguale, con una differenza di soli tre miliardi di euro.
Quindi, dividendo la raccolta relativa alle new slot per il numero di macchine di questo tipo in funzione si scopre che ognuna di esse nel 2016 ha incassato, in media, 64.626 euro.
Se dividiamo, invece, la raccolta relativa alle vlt per il loro numero, si scopre che ogni macchinetta di questo tipo, nel 2016 ha incassato, in media, 425.5623 euro.
Insomma, la remuneratività delle videolotteries ammonta a 6,5 volte quella delle new slot.
Il dato spiega come mai il governo abbia promesso, per ora solo promesso, di ridurre l'offerta di gioco relativamente alla new slot, senza toccare minimamente le vlt che, stante le loro caratteristiche e la loro redditività, si presentano come le macchinette dell'immediato futuro, quelle da sistemare nelle sale giochi di tipo A, fortemente sponsorizzate dal governo.
Quelle su cui converrà "investire", considerata la maggiore redditività rispetto alle new slot e la minore pressione erariale.
Il governo, infatti, sponsorizza le vlt anche attraverso la leva fiscale, considerato che il prelievo erariale unico sulle new slot è stato fissato, nella manovra correttiva, al 19%, mentre per le vlt, macchine come detto molto più remunerative, anche se molto più pericolose, è stato portato al 6%.
Per entrambi i tipi di macchinette, la percentuale di prelievo erariale verrà applicata sull'"ammontare delle somme giocate", così che aumentando, anche di poco, il numero di vlt presenti sul territorio sarà facile recuperare il minore gettito derivante dalla riduzione del numero di new slot, quando dovesse venire attuato.
Postato il 22/06/2017 16:23 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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LA PROBABILITÀ INDICA, IN RELAZIONE AL VERIFICARSI DI UN EVENTO, IL RAPPORTO TRA IL NUMERO DEI CASI FAVOREVOLI E QUELLO DEI CASI POSSIBILI

Il decreto Balduzzi, a tutela della salute dei giocatori, impone di indicare nella pubblicità dei giochi con vincite in denaro, nonché sulle schedine e sui tagliandi di essi, la probabilità di vincita riconosciuta nel singolo gioco ai giocatori.
L'osservanza della norma in esame da parte dei concessionari non può considerarsi rigorosa, tutt'altro, anche a causa dell'atteggiamento corrivo in materia da parte dell'aams.
Abbiamo denunciato in molte occasioni il sistema con cui concessionario e monopoli indicano la probabilità di vincita sui tagliandi g&v, per "fascia di premio". Solo per i g&v la probabilità di vincita non viene indicata in relazione ai singoli premi in palio, ma accorpando premi di diverso importo in fasce.
Questo sistema implica, ad esempio, che sui biglietti dell'ultimo g&v la probabilità di vincere un premio da 500 euro sia indicata come 1 ogni 3,66 biglietti vincenti, mentre in realtà la probabilità di vincere il premio da 500 euro è di 1 ogni 163.200 biglietti vincenti, quasi 45 mila volte più bassa.
Per alcuni giochi con vincite in denaro, e tra i più pericolosi, la probabilità di vincita, non viene indicata affatto, non si sa per quale ragione, o forse sì.
Ai giocatori, infatti, non è dato sapere quale sia la probabilità di aggiudicarsi un premio giocando alle newslot o alle vlt. In sostituzione di questo dato che, secondo l'intenzione del legislatore, dovrebbe avere una funzione moderatrice sui giocatori, evitando facili illusioni e l'eccessiva pratica del gioco d'azzardo, i monopoli hanno sostituito il criterio di i indicare, sul sito, la "percentuale di restituzione".
Questo criterio non è previsto nel decreto Balduzzi, che impone l'indicazione della probabilità di vincita o, quando la stessa non sia definibile, prescrive di indicare "la percentuale storica per giochi similari".
Senza alcun riferimento alla percentuale di restituzione , la cui indicazione, in evidente contrasto con la ratio legis, invece di funzionare da elemento di valutazione e moderazione per il giocatore, assume la funzione di ulteriore incentivo al gioco d'azzardo. Altro è dire che la probabilità di vincere un premio (?) pari alla puntata è 1 su 10, altro dire che il gioco restituisce l'80% della raccolta.
Eppure il meccanismo di funzionamento delle infernali "macchinette" è governato, come in tutti gli altri giochi, da uno spietato algoritmo matematico, in base al quale sarebbe possibile definire la probabilità di vincita dei singoli premi, prestando così osservanza alla legge.
I monopoli, invece, ignorando cinicamente le esigenze di tutela della salute dei giocatori, che ispirano la norma, hanno preferito "inventare", per le macchinette, il criterio della percentuale di restituzione, così da spingere i giocatori alla pratica del gioco d'azzardo, anche attraverso questa indicazione inutile, anzi dannosa.
Postato il 24/05/2017 14:38 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - slot machine - VLT - probabilità di vincita
ABBIAMO MESSO A CONFRONTOALCUNI ASPETTI DELLA ROULETTE, GIOCO D'ZZARDO PER ANTONOMASIA, CON ALCUNI "GIOCHI PUBBLICI CON VINCITE IN DENARO", NON PER FARE PUBBLCITA' ALLA PRIMA MA PER CAPIRE MEGLIO I SECONDI

Nel Superenalotto ...
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Postato il 10/11/2014 17:17 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - roulette - casinò - gratta & vinci - 10° anniversario - slot machine - VLT
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