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PICCOLE VINCITE: L'ILLUSIONE CHE PORTA AL DISASTRO

PER FARE PREVENZIONE E CONTRASTARE IL PERICOLO DI GAP, I MONOPOLI DOVREBBERO MODIFICARE LA STRUTTURA PREMI DEI GIOCHI CON VINCITE IN DENARO


 Nei montepremi dei giochi con vincite in denaro, la maggior parte dei premi in palio sono pari alla giocata o, comunque, di importo modesto, e servono a dare al giocatore l'illusione della vincita, spingendolo, in realtà, solo a ripetere la giocata, alimentando l'illusione di riuscire a vincere un premio consistente.

Il sistema delle "mini vincite" è cinicamente progettato per indurre i giocatori a un terribile "dài e dài", che ha il solo scopo di non far uscire dal circuito del gioco la somma introdotta, favorendo i monopoli, che comunque su ogni giocata trattengono una percentuale.

Il sistema è spietatamente programmato per spingere il giocatore a rigiocare la piccola somma recuperata o vinta, senza alcuna preoccupazione, da parte dei monopoli, in ordine alle conseguenze che questo meccanismo, favorendo la comparsa della dipendenza, può avere sulla salute dei giocatori.

Nella lotteria istantanea "Il Miliardario" del 28 giugno, come in tutte le altre, questo meccanismo è pienamente evidente. Sul totale di 43.258.950 premi, ben 30.960.000, pari ad oltre il 71%, sono premi di importo pari al prezzo del biglietto, 5 euro. Poco meno del 20% sono premi da 10 euro, e un altro 9% sono premi da 15 (3,43%) a 500 euro (0,06%).

Insomma, su 43.258.950 premi totali, 43.254.180, il 99,99% dell'intero montepremi, sono premi di importo da 5 a 500 euro.

I premi massimi da 500.000 euro, invece, sono 18, su 108.000.000 di biglietti, lo 0,000016%. La probabilità di vincerne uno, sui biglietti indicata in un biglietto vincente ogni 2.000.000, in realtà è pari a un biglietto vincente ogni 6.000.000.

La raccolta derivante dalla vendita del primo lotto di biglietti ammonta a € 540.000.000, di cui € 396.540.000 sono restituiti come premi, ma oltre il 94% di questa somma viene restituita con premi che vanno da 5 a 500 euro. In questi numeri e in questo meccanismo si possono leggere gli inganni e i pericoli che caratterizzano il gioco d'azzardo.

Ho provato a riformulare il montepremi de "Il Miliardario", eliminando i premi di fascia bassa, da 5 a 500 euro, il cui importo complessivo ammonta a € 374.490.000, trasformando questa considerevole massa di denaro, attualmente distribuita secondo un criterio di esclusivo vantaggio per i monopoli, e pericoloso per i giocatori, tutta in premi massimi.

Da questa somma, si possono ricavare 748 premi da € 500.000 ciascuno, che, aggiunti ai 18 attuali consentirebbe di mettere in palio 766 premi massimi, invece di 18. La probabilità di aggiudicarsene uno, passerebbe da una su 6.000.000 a una su 140.000, comunque bassa , ma 42 volte più favorevole di quella attuale.

Questo montepremi, costruito per dare ai giocatori una possibilità molto meno remota di vincere il premio della vita, e comunque un premio da non rigiocare, li sottrarrebbe in ogni caso al meccanismo perverso del rigioco, "finanziato" dai monopoli attraverso le piccole vincite, a proprio esclusivo vantaggio, senza alcuna cautela per la salute dei giocatori.

Postato il 21/07/2017 10:37 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - struttura premi - montepremi - il miliardario - gap - dipendenza

"UNO TIRA L'ALTRO"

I G&V SONO COME LE CILIEGIE, "UNO TIRA L'ALTRO", COME LE FREGATURE E I GUAI


 Da ieri è attiva la lotteria istantanea n. 52, "Uno tira l'altro", la sesta indetta nel 2017.

Anche di questa intendiamo denunciare gli inganni e i pericoli per la salute che la caratterizzano, ricordando che, secondo studi recenti e accreditati, i g&v sono molto praticati dagli italiani, anche a causa della loro apparente innocuità.

Il prezzo del biglietto è fissato in 1 euro e il primo lotto distribuito è di 36.480.000 biglietti, con un payout modesto, il 61,62% della raccolta, in linea con il tipo di lotteria di fascia bassa, a cui appartiene.

I premi in palio, e i biglietti vincenti, visto che in questo caso si equivalgono, sono 9.503.472, distribuiti come segue: 5.593.600, pari al 58,85%, valgono 1 euro, la giocata, 2.854.440, il 29,94%, sono premi da 3 euro, mentre i premi da 5 euro sono 559.360, il 5,88% del totale e quelli da 10 euro sono 486.400, il 5,11%.

I premi da 1 a 10 euro costituiscono il 99,80% del totale e, mentre un premio su due restituisce la somma spesa per giocare, 99 volte su 100 si vincono pochi spiccioli da rigiocare subito, alimentando così rigioco e rischio di dipendenza.

Ci sono anche 12.160 premi da 20 euro, lo 0,12% del totale, 6.080 premi da 50 euro, lo 0,06%, 400 da 100 euro, lo 0, 004%, 24 da 1.000, lo 0, 0,0002%, e infine 8 premi da 10.000 euro, lo 0,00008%.

Insomma, anche "Uno tira l'altro" conferma che i gratta & vinci rappresentano per i giocatori un vero e proprio "tritacarne". Non saprei in quale altro modo definire un gioco d'azzardo che abbia le caratteristiche appena indicate e mi chiedo se, come ha recentemente sostenuto un noto psichiatra, anche questo gioco d'azzardo assicuri il diritto di sognare dei giocatori.

Stesso inganno e medesimo pericolo per la salute nel sistema scelto per indicare la probabilità di vincita, "per fascia di premio", che, esaminato da vicino, presenta aspetti inquietanti, oltre a essere del tutto contra legem.

Sui biglietti, la probabilità di vincita "generale" viene indicata in un biglietto ogni 3,84, come per i premi fino a € 500. Sul sito, nella tabella suggestivamente denominata "probabilità di vincita nel dettaglio", si scopre un'altra realtà.

La probabilità di vincita della somma pari al prezzo della giocata, non riusciamo proprio a chiamarlo premio, è in realtà quasi la metà di quella indicata sui tagliandi, un biglietto ogni 6,52 e, salendo, diminuisce sempre di più: premi da 3 euro, 1 biglietto ogni 12,82, premi da 5 euro, 1 biglietto ogni 65,22, premi da 10 euro, 1 biglietto ogni 75, premi da 20 euro, 1 biglietto ogni 3.000, premi da 50 euro, 1 biglietto ogni 6.000 e premi da 100 euro, 1 biglietto ogni 91.200, 23 mila volte di meno.

La matematica è una scienza esatta, ma "misteriosa" e manovrata bene può essere molto ingannevole. Accorpando i premi, alla probabilità di vincita viene assegnata una certa frequenza, ma, calcolandola per ogni singolo premio, questa frequenza è completamente diversa, molto inferiore.

Oltre a dibattere la questione su distanze e numero di macchinette, sarebbe il caso di intervenire subito su questi meccanismi ingannevoli e dannosi per la salute dei giocatori, aumentando in questo modo anche il tasso di legalità del gioco d'azzardo, che costituisce un pubblico servizio.

Postato il 16/06/2017 09:58 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - lotterie istantanee - gratta e vinci - struttura premi

CARTA ALTA VINCE

SI CHIAMA COSÌ LA PRIMA LOTTERIA ISTANTANEA DEL 2017, INDETTA DAI MONOPOLI IL 2 FEBBRAIO. A PRIMA VISTA, PEGGIO DELLE ALTRE


 Per la denominazione della prima lotteria indetta quest'anno, i monopoli hanno fatto riferimento al più classico dei giochi d'azzardo, dal funzionamento semplicissimo, basta scoprire la propria carta e se maggiore di quella del banco, il giocatore vince, nel caso contrario, molto più probabile, perde.

Il tagliando costa 3 euro e come primo lotto ne vengono distribuiti 36.000.000 con un incasso atteso di € 108.000.000 e un pay-out del 68,75%...

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Postato il 06/02/2017 16:49 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - gratta e vinci - carta alta vince - struttura premi - dipendenza

CARTA ALTA VINCE

SI CHIAMA COSÌ LA PRIMA LOTTERIA ISTANTANEA DEL 2017, INDETTA DAI MONOPOLI IL 2 FEBBRAIO. A PRIMA VISTA, PEGGIO DELLE ALTRE


 Per la denominazione della prima lotteria indetta quest'anno, i monopoli hanno fatto riferimento al più classico dei giochi d'azzardo, dal funzionamento semplicissimo, basta scoprire la propria carta e se maggiore di quella del banco, il giocatore vince, nel caso contrario, molto più probabile, perde.

Il tagliando costa 3 euro e come primo lotto ne vengono distribuiti 36.000.000 con un incasso atteso di € 108.000.000 e un pay-out del 68,75%, pari a € 74.250.000.

La lotteria istantanea avrebbe potuto chiamarsi anche, altrettanto correttamente, "Carta Bassa Perde", ma secondo la liturgia dei monopoli, nei giochi (d'azzardo) che propone non bisogna fare nessun riferimento alla perdita, nei giochi (d'azzardo) legali e responsabili dei monopoli ci sono solo vincite e quasi vincite.

Certamente, i premi, bisogna riconoscerlo, sono numerosi ben 13.551.925, mentre i biglietti vincenti sono 9.813.595, uno ogni 3,67 biglietti, "in media", perché i premi di importo maggiore sono uno ogni 7.200.000 biglietti.

Per quanto riguarda il modo di distribuire i premi in palio, invece, il solito sistema atto a garantire la vendita di tutti i tagliandi, così da assicurare ai monopoli di incassare la percentuale prevista nel decreto che indice la lotteria, pari al 31,25 % della raccolta, cioè € 33.750.000.

Per assicurarsi questo "guadagno", i monopoli ricorrono al solito stratagemma, un gran numero di premi di piccolo importo, per assicurasi la certezza che vengano rigiocati e che dopo l'acquisto del primo tagliando, il giocatore continui a giocare, acquistandone altri, fino alla perdita di tutte le risorse introdotte nel circuito del gioco (d'azzardo).

Quando diciamo un gran numero di premi di valore irrisorio, ci riferiamo alla quasi totalità dei premi di cui si compone il montepremi, oltre il 99% sono premi da € 3, 5, 10 e 20, senza contare gli altri premi da € 30, 50, 100 o poco di più.

Per evitare di fare come i monopoli, indichiamo anche la stratificazione dei piccoli premi: ci sono 4.860.000 premi da € 3, pari al 35,86%, 6.867.000 da € 5, pari al 50,67% dei premi totali, 1.476.600 premi da € 10, pari al 10,90%, 214.000 premi da € 20, pari all'1,59%. In totale, 13.418.400 premi da 3 a 20 euro, pari al 99,02% del totale.

Come detto ci sono anche altri premi, comunque di valore modesto, ma via via sempre meno numerosi, ad esempio, i premi da € 100 sono 2.830, lo 0,02 % del totale i premi da € 300 sono 890, lo 0,006 % del totale del montepremi.

Le vincite massime, quelle in grado di cambiare la vita, sono 5 da € 200.000 e rappresentano lo 0,00006 % dell'intero montepremi.

Anche per questa lotteria, la cinquantaseiesima, il sistema utilizzato per la composizione del montepremi ha inteso ottimizzare il guadagno del concessionario/monopoli, ignorando le più elementari esigenze di tutela della salute dei giocatori.


Postato il 06/02/2017 16:43 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - gratta e vinci - carta alta vince - struttura premi - dipendenza

Pag. 1 di 3
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