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CON LE PAROLE "COSTRUIAMO" IL MONDO. E' PER QUESTA RAGIONE CHE NEL LESSICO DEI MONOPOLI E DEI CONCESSIONARI LA PAROLA AZZARDO È BANDITA, PER FAR DIMENTICARE CHE I "GIOCHI CON VINCITE IN DENARO" SONO AZZARDO
Nello spot non viene mai menzionato l'azzardo, pur essendo il vero oggetto della pubblicità che invece si conclude con il messaggio "questo sì che è un gioco!"
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Postato il 25/11/2014 10:48 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - "dieci e lotto" - gratta & vinci - slot machine - win for life - pubblicità - decreto Balduzzi - legge di delega fiscale
CON LE PAROLE "COSTRUIAMO" IL MONDO. E' PER QUESTA RAGIONE CHE NEL LESSICO DEI MONOPOLI E DEI CONCESSIONARI LA PAROLA AZZARDO È BANDITA, PER FAR DIMENTICARE CHE I "GIOCHI CON VINCITE IN DENARO" SONO AZZARDO
Nello spot non viene mai menzionato l'azzardo, pur essendo il vero oggetto della pubblicità che invece si conclude con il messaggio "questo sì che è un gioco !"
Un vwero inganno. Usare il termine "gioco" per indicare l'azzardo , al fine di non suscitare la doverosa cautela delle persone, rappresenta una vera e propria operazione di "mistificazione culturale", ingannevole e pericolosa.
Ma non è solo la pubblicità a "negare" l'azzardo. Cosa ancora più grave, la stessa "omissione" caratterizza anche il lessico delle norme che si occupano del fenomeno , ufficialmente per regolamentarlo e renderlo meno pericoloso.
Nell'articolo 14 della legge di delega fiscale , significativamente intitolato "Giochi pubblici" , la parola "giochi " compare 11 volte , 7 volte il termine "giochi pubblici ", 21 volte la parola "gioco " e soltanto 2 volte gioco d'azzardo , entrambe le volte però nella locuzione "gioco d'azzardo patologico ", come a voler significare che il gioco è una cosa, il gioco d'azzardo un'altra .
Nell'articolo 7 del decreto Balduzzi , che si occupa di azzardo, per tutelare la salute dei giocatori, la stessa "rimozione": 11 volte la parola "gioco ", 2 volte "giochi pubblici ", 9 volte la locuzione "giochi con vincite in denaro " e 8 volte il termine "giochi ". Il "gioco d'azzardo " compare una sola volta , anche qui associato alla dipendenza grave, ma secondo alcuni in questo caso il termine non si riferirebbe neppure ai "giochi" dei monopoli.
In fondo, sembra più "onesto" il tentativo di "occultamento" tentato dalla campagna "Mettiamoci in gioco" e Sistema Gioco Italia di Confindustria, nel protocollo d'intesa siglato recentemente, in cui la locuzione usata "gioco con alea con posta in denaro " anche se nega l'azzardo ne indica almeno gli elementi costituivi, visto che la legge definisce giochi d'azzardo quelli caratterizzati dal fine di lucro e dall'alea.
La legge si limita a negare l'azzardo, relegandolo nel campo del gioco illegale, anche se i "giochi" proposti dai monopoli, le slot machine, i gratta & vinci, il Win for life e tutti gli altri, sono azzardo, e le loro caratteristiche "strutturali" sono in grado di mettere repentaglio la salute di chi li pratica.
Postato il 25/11/2014 10:24 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - dieci e lotto - slot machine - gratta & vinci - pubblicità - decreto Balduzzi - legge di delega fiscale
LA LEGGE DI DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA FISCALE È STATA APPROVATA. CONTIENE ANCHE ALCUNE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI GIOCHI D'AZZARDO. SALUTATA CON ESPRESSIONI DI GIUBILO QUELLA CHE RIGUARDA LA PUBBLICITÀ DEL GIOCO D'AZZARDO.
"Con questa mossa, ancora una volta viene gettato fumo negli occhi dei giocatori, perpetrando ai loro danni l'ennesimo inganno".
La norma è stata formulata in modo da renderla di impossibile o almeno di difficilissima applicazione, e pone molte più questioni di quante ne risolva.
Il divieto della pubblicità, posto esclusivamente a tutela dei minori, riguarda infatti solo i giochi con vincite in denaro "che inducono comportamenti compulsivi ".
Viene da chiedersi chi e come deciderà, aggiungerei anche in quanto tempo, quali siano i giochi che inducono comportamenti compulsivi, rispetto a quelli che, invece, non li inducono.
Certamente non sarà sufficiente la convinzione dei più circa la pericolosità di alcuni di essi a farne vietare la pubblicità. Per arrestare Al Capone fu necessario condannarlo per reati fiscali, non essendo ovviamente sufficiente l'opinione comune che lo considerava un pericolosissimo gangster.
Occorreranno lunghi e rigorosi studi scientifici, da parte di una commissione istituita ad hoc, in grado di attestare, senza ombra di dubbio, la "compulsività" dei giochi .
Basta questo per immaginare come e in quanto tempo potrà essere risolta la questione, si pensi ad esempio, solo alla nomina dei membri della commissione. La vicenda Stamina rappresenta un valido termine di paragone.
Esaurita questa fase, i giochi "che inducono comportamenti compulsivi ", dovranno essere inseriti in un provvedimento normativo. Un provvedimento che dovrà essere adottato dal Ministero della Salute, di concerto con i Ministeri economici, sentito il parere di un comitato scientifico, acquisito il parere, vincolante ma non obbligatorio, di un qualche osservatorio ...
Insomma, parlare di "Vittoria!" o di "divieto di pubblicità" rappresenta una vera mistificazione, anche perché la disciplina in materia contenuta nel Decreto Balduzzi era più stringente e soprattutto ... immediatamente applicabile.
Invitiamo chi nutrisse scetticismo sul contenuto del post a leggere l'interessante articolo allegato.
A presto.
Allegato:
Postato il 06/03/2014 16:32 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: legge di delega fiscale - gioco d'azzardo - divieto pubblicità
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