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RIPROVA, SARAI PIÙ FORTUNATO

CI SONO 51 LOTTERIE ISTANTANEE ATTIVE, TUTTE IN GRADO DI ASSICURARE UN MARGINE DI GUADAGNO SIGNIFICATIVO ... AL CONCESSIONARIO E AI MONOPOLI, A SPESE DEI GIOCATORI


 Il biglietto costa € 5 e da la possibilità di vincerne 500.000. La probabilità non è molto elevata, ma non importa, confidiamo nello "stellone" e giochiamo, in maniera inconsapevole, come piace ai monopoli, ignorandola, tanto non è neppure indicata sui biglietti.

Come capita, ad esempio, per l'ultimo gratta & vinci immesso sul mercato, "Tris vincente", il cinquantunesimo attivo, il primo del 2018.

La probabilità di aggiudicarsi il premio maggiore, in realtà, non è molto elevata, anzi è decisamente scarsa, una su 9.840.000. In media su 9.840.000 biglietti ce n'è uno vincente. In media. Questo dato significa che neppure acquistando 9.840.000 biglietti, spendendo € 49.200.000, avremmo la sicurezza di vincere il superpremio da € 500.000.

Questo evento, trattandosi di dati medi, potrebbe accadere anche prima, forse, ma anche no. E' il bello dell'azzardo: la vincita o la perdita è interamente aleatoria, cioè affidata al caso.

Quello che può dirsi è che se la probabilità di vincita del premio massimo è una su 9.840.000, si può anche dire, in altri termini, che ci sono 9.839.999 probabilità di perdita.

Per avere un ordine di grandezza, essendo difficile processare questa informazione in teoria, sarebbe come giocare contemporaneamente contro tutti gli abitanti del Piemonte e del Veneto, che anzi sono un po' di meno, solo 9.349.000.

Eppure i monopoli sono ottimisti, e anche di questa lotteria istantanea hanno distribuito come primo lotto 49.200.000 biglietti con la certezza di venderli tutti a giocatori altrettanto ottimisti e forse anche più ingenui ... o dipendenti dal gioco d'azzardo.

Certo il raggiungimento di questo obiettivo non può essere lasciato al caso, ecco quindi alcuni meccanismi di "rinforzo", come le quasi vincite, la maggior parte dei numeri del giocatore sono vicini ai numeri vincenti, così da alimentare l'illusione di aver quasi vinto e indurlo a rigiocare; ecco la pubblicità ingannevole e illecita, il claim "ti piace vincere facile?", che porta a confondere la facilità di gioco con la facilità di vincita; ecco le omissioni e le manipolazioni di informazioni obbligatorie per legge, a tutela della salute dei giocatori, come la probabilità di vincita, prima negata e poi indicata "per fascia di premio", in maniera da farla apparire molto più favorevole.

Ma, soprattutto, la madre di tutti i sistemi di rinforzo: la struttura del montepremi: nell'ultimo g&v, più della metà dei biglietti vincenti contiene "premi" inesistenti, pari alla somma spesa per acquistare il biglietto.

Una transazione " a saldo zero" solo per il giocatore che se lo aggiudica e che ottiene un pareggio, 5 euro spesi per il biglietto, 5 euro restituiti, che, come si può immaginare non tornano nelle sue tasche, ma vengono utilizzati per acquistare un altro biglietto, alimentando il rigioco, fino alla perdita definitiva.

Per il gatto e la volpe (g&v), invece, la transazione è solo apparentemente a saldo zero. Su ogni biglietto venduto o rivenduto, concessionario/monopoli incasseranno il 28% della somma spesa per l'acquisto, € 1,40, prelevando il "premio" dal pay-out, il 72% che ritorna in "premi" ai giocatori, magari solo per un attimo.

Riprova, sarai più fortunato.

Postato il 15/01/2018 10:25 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco dd'azzardo - gratta & vinci - premi - dipendenza

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