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I MONOPOLI HANNO PUBBLICATO I DATI RELATVI ALLA RACCOLTA DEI GIOCHI D'AZZARDO NEL 2014
Nei commenti ai dati, la spesa media viene determinata dividendo la somma raccolta per il numero degli italiani, "neonati compresi" ...
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Postato il 05/06/2015 11:28 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - libro blu - aams - gratta & vinci - premi
I MONOPOLI HANNO PUBBLICATO I DATI RELATVI ALLA RACCOLTA DEI GIOCHI D'AZZARDO NEL 2014
Nei commenti ai dati, la spesa media viene determinata dividendo la somma raccolta per il numero degli italiani, "neonati compresi" , riuscendo così a mantenerla relativamente bassa, anche se si arriva a 1.422 euro ad anno .
Ma se calcoliamo la spesa media "neonati esclusi" , come sembra più corretto, dato che i neonati non giocano, dividendo la cifra raccolta per il numero delle persone che si stima abbiano effettivamente giocato nel 2014, il 50% della popolazione, la spesa media vola a 2.844 euro ad anno per giocatore. Un dato ben più preoccupante, forse troppo, ecco perché viene fornito "neonati compresi".
C'è anche un altro aspetto che mi lascia perplesso: i monopoli determinano la "spesa" degli italiani per l'azzardo sottraendo le "vincite" alla "raccolta".
Questa comunicazione è ingannevole, il dato fornito, infatti, non tiene conto del "rigioco".
Se acquisto un gratta & vinci da 5 euro e vinco un premio di uguale valore per quattro volte successive, impiegando la vincita per acquistare ogni volta un altro biglietto, fino a perdere con l'ultimo, i dati diranno che la "raccolta" è stata di 25 euro, i cinque biglietti acquistati, la "vincita" è stata di 20 euro e quindi secondo i monopoli la "spesa" è stata di 5 euro.
In realtà, pur avendo vinto l'80% di quanto ho giocato, ho perso tutto, spendendo complessivamente 25 euro per l'acquisto dei cinque gratta & vinci. I venti euro vinti, infatti, sono soldi del giocatore che li utilizza per (ri)giocare, perdendoli. La "spesa" quindi corrisponde alla "raccolta" e in questo caso è stata di 25 euro, non di 5 euro, come vorrebbero i monopoli.
I monopoli hanno due "tasche", in una finiscono i soldi spesi dagli italiani per l'azzardo, da cui prelevano una parte, che finisce nell'altra per pagare le vincite. La differenza tra le due determina il guadagno dei monopoli.
Per i giocatori non è così, la tasca è una sola, in essa si mescolano i soldi che spende per il gioco e le vincite. Se anche i giocatori avessero "due tasche", prendendo da una i soldi per giocare d'azzardo e mettendo nell'altra le vincite, si renderebbero conto di come stanno effettivamente le cose e quanto perdono realmente, smettendo, forse, di giocare.
Si accorgerebbero, per esempio, a cosa serve e che fine fa quel 60% di premi pari al prezzo del biglietto presente in media in tutti i gratta & vinci, con cui i monopoli "finanziano" il gioco d'azzardo, definendolo ipoocritamente "vincite".
Postato il 05/06/2015 11:18 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: gioco d'azzardo - aams - libro blu
VORREI CONDIVIDERE ALCUNE CONSIDERAZIONI IN MERITO ALLA EFFICACIA DI POSSIBILI AZIONI DI CONTRASTO AL GIOCO D'AZZARDO, FUORI DAL CORO " NON CI SONO STRUMENTI LEGALI" PER COMBATTERLO
Legalità in senso letterale, intesa come "rispetto della legge". Perché non bisogna dimenticare che alcune norme in materia di azzardo, che ne regolano aspetti significativi, esistono già nel nostro ordinamento e meritano pertanto diessere rigorosamente osservate.
Anche se si ritiene che quelle norme siano inadeguate e inefficaci, anche se si voglia contemporaneamente invocare l'approvazione di una nuova legge in materia, tuttavia esistono e "legalità" significa "rispetto, osservanza della legge".
Chiedere e ottenere l'osservanza delle norme esistenti, la legge 189/2012 (Decreto Balduzzi), il D. Lgs. 206/2005 (codice del consumo), significa, ovviamente, che funzioni l'apparato sanzionatorio nei numerosi e gravi casi di elusione o inosservanza delle medesime, anche in tema di tutela della salute, chiamando in campo gli organi a cui è affidata tale delicata funzione.
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato a cui la legge assegna il giudizio di correttezza in materia di pratiche commerciali, compresa la pubblicità, anche in materia di gioco d'azzardo, la stessa aams, che da un lato assentisce le concessioni e dall'altro dovrebbe vigilare, e sanzionare, le violazioni commesse dai concessionari.
Un'impresa difficile, stante l'intreccio di interessi e i numerosi profili di conflitto di interesse che caratterizzano il settore del gioco d'azzardo, che può essere coronata da successo solo se realizzata da tutti coloro che intendono contrastare realmente questo terribile fenomeno, e da portare avanti con gli strumenti giuridici oggi esistenti, magari nell'attesa di altri più efficaci.
Perché può essere inutile aumentare la consapevolezza dei giocatori se chi gestisce il gioco continua a violare le norme dettate in materia. E' come se, in vista di una partita, si prepari al meglio la propria squadra, ma quella avversaria per "vincere facile" infrangesse continuamente e impunemente le regole del gioco.
Ricorsi all'aams per denunciare i profili di illiceità presenti nella comunicazione dei concessionari, e di inosservanza delle norme dettate a tutela della salute, richieste di intervento da parte dell'AGCM sui tanti e gravi profili di scorrettezza e ingannevolezza della comunicazione e della pubblicità dei giochi d'azzardo e, infine, nei casi di dipendenza, azioni di risarcimento danni nei confronti dei responsabili della sua insorgenza e delle sue conseguenze .
Siamo pronti e disponibili a fornire tutto il nostro supporto a chi, insieme con noi, intenda promuovere queste iniziative.
Oggi siamo ancora al "Ti piace vincere facile ?" e "giocare troppo può causare dipendenza patologica" (pubblicità dei gratta e vinci "nuovo miliardario" e "nuovo mega miliardario" trasmessa in questi giorni in televisione).
Postato il 17/02/2014 17:02 in 'Aggiornamenti' da Asteriti Avv. Osvaldo
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Tags: giochi d'azzardo - lotterie istantanee - gratta e vinci - "nuovo miliardario" - "nuovo mega miliardario" - aams - AGCM - dipendenza patologica
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